Chiavenna val bene una mossa

0 0

di Nadia Redoglia

Il paese valtellinese insorge scandalizzato e tutte le testate nazionali (video/web/cartaceo) enfatizzano lo sdegno: l’ammissione in qualità di testimone a nozze religiose di donna già condannata per omicidio di suora, pur scontata la pena. Ne consegue che, se invece di testimone (tale presenza è obbligo civile, non religioso) questa donna diventerà un giorno proprio religiosamente sposa, sarà (sharia) opportuno attendersi una qualche forma di lapidazione.
Viene bene pensare che se nell’anno di grazia 2012 dopo Cristo possono ancora accadere “robe” di questa portata, meglio sarebbe tornare ai tempi del durante Cristo: chi stava veramente dalla sua parte era almeno totalmente seguace della sua “ideologia” che principalmente diffidava dei sepolcri imbiancati.
Gli è che questi (sedicenti) seguaci di Cristo appartengono prima di tutto alla costituzionale (laica) civiltà di Stato nell’anno di grazia (?) 2012. Ebbene, stante il bisogno dell’informazione ufficiale nel divulgare ampiamente cotanta notizia, appartenente a un paese di manco 7.500 abitanti, si deve dedurre che questa era d’interesse generale per circa 60milioni di cittadini (!)
 
Per evitare di cadere in inquietanti assunti (che altri chiamano poveri cristi), è opportuno che tutte le testate nazionali riferiscano (anche) degli oltre 85mila italiani (10 volte più dei chiavennaschi) che, scandalizzati, esponenzialmente stanno insorgendo, sottoscrivendo con nome e cognome, contro il trattamento riservato ai magistrati siciliani che indagano sulla trattativa tra Stato e mafia.
Hai visto mai che possa nascere qualcosa (anche se serio) sotto l’aspetto laico?


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21