Non sappiamo ancora se alle parole seguirano gli atti, ma il solo fatto che la presidente Della Rai, signora Tarantola, abbia annunciato una nuova stagione fondata sulla sobrietà, sulla ricerca di nuovi linguaggi, sulla promozione delle pari opportunità ci sembra comunque positivo e incoraggiante per il futuro. Ora ci attendiamo la fine di ogni discriminazione professionale, il rientro dei temi e degli autori allontanati, la valorizzazione di quei dipendenti, molti dei quali donne, che sono stati cacciati o dequalificati per ragioni estranee ad ogni logica professionale.La definizione di criteri certi nelle assunzioni e nello sviluppo delle carriere sono, per altro, la premessa indispensabile per ripristinare il merito e valorizzare le pari opportunità.
Nella stagione dei cosiddetti professori, l’allora direttore del personale Pier Luigi Celli, tentò la strada della anagrafe aziendale e della definizione di percorsi trasparenti e non discriminatori, forse bisognerebbe ripartire da quella esperienza con grande coraggio e, per usare le parole della presidente Tarantola, con altrettanta “sobrietà”.