di Nadia Redoglia
L’ “Io so’ io e voi non siete un…cassano” ormai ce lo sbattono in faccia palesemente e platealmente tutti i giorni, insieme con “spending review”. Lo staff aeroportuale accompagnatore della “Cassano’s family” privilegiata da bus esclusivo, pare sia stato sanzionato. Dice l’amm.re unico: “E’ scandaloso in epoca di spending review [eccallà ndr] che accadano cose del genere”. No sir: è scandaloso (umiliante) che accadano abitualmente cose del genere a prescindere da epocali vacche grasse o magre. Fintanto che esponenziali “cose del genere” (cassanate) non saranno istituzionalmente cassate -anziché limitarsi a multare l’ultima elica della catena- colpendo il nucleo dei parvenu (meglio identificati in casta) parlamentari, ridimensionando miti e idoli spettacolari e “sportivi”, nonché rivedendo porpore lungo vestite, mai di questo Paese si potrà dire che qualcosa (altro che tutto) va ben.
State pur certi che per ogni perpetrata e continuata “cassanata” almeno un cittadino crepa di/ per/da lavoro, schiatta in carcere, in ospedale, a scuola. Quando va meglio, macera in barella perché non ci sono letti, aspetta semestri per un’ecografia, s’accalca quotidianamente su mezzi di trasporto fatiscenti e via così, per ogni “sportello” che gli serve dopo un’interminabile fila nella quale lui è sempre l’ultimo…