Il primo grido d’allarme è stato lanciato proprio ieri dal magistrato Nicola Russo, fino a qualche mese fa giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Torre Annunziata, che dalle pagine della redazione napoletana di Repubblica ha evidenziato come Rai Uno invierà le proprie telecamere venerdì 20 luglio a seguire la trasmissione “Napoli prima e dopo” che, come di consueto, si svolgerà a San’Antonio Abate presso l’hotel La Sonrisa. “Si tratta –afferma il giudice Russo – di una struttura posta sotto sequestro per lottizzazione abusiva lasciata, per volere della Procura della Repubblica, in facoltà d’uso agli indagati”. Il giudice ha poi proseguito evidenziando “come sia strano che il servizio pubblico, consapevolmente o meno, trasmetta un evento organizzato in una struttura sottoposta a un provvedimento cautelare dall’autorità giudiziaria che, se confermato nel successivo giudizio, è destinato alla confisca”.
Al giudice Russo è seguito, poi, l’intervento del Pd con il capogruppo regionale Peppe Russo il quale ha scritto ai vertici di viale Mazzini chiedendo al presidente Anna Maria Tarantola di “recedere del contratto se il format, presentato da Pupo, continuerà ad essere ospitato nella medesima struttura dove si esibiranno artisti del calibro di Ornella Vanoni, Peppino Di Capri, Fausto Leali, Nino D’Angelo, Anna Tatangelo”. Il capogruppo del Pd, però, ha sottolineato che i chiarimenti li ha chiesti anche alla Regione Campania “per capire se sono stati stanziati finanziamenti e risorse per questa manifestazione”.
La situazione de “La Sonrisa” è conosciuta da tutti, al di là di ogni tardivo intervento da parte della politica, che non doveva essere registrato dopo quello di un giudice giriamo anche noi la richiesta ai vertici Rai chiedendo che si faccia chiarezza su questa vicenda a dir poco imbarazzante.