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Spending review: illogici, devastanti e antisviluppo tagli emittenza locale

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Appare del tutto illogico il taglio di 30milioni di euro all’emittenza locale deciso ieri dal Governo a partire dal 2013. La drastica riduzione dei fondi per questo settore, già assai mortificato dagli impegni disattesi per la puntuale erogazione delle risorse degli anni precedenti, arriva proprio nel momento in cui, con il definitivo passaggio digitale in tutta Italia dovrebbe aprirsi una nuova fase di sviluppo. Non c’è alcuna coerenza tra indispensabili decreti per la crescita che restano nella litania delle buone intenzioni e ciò che realmente si fa attraverso atti come questi ‘venduti’ come operazioni virtuose. E’ del tutto evidente, infatti, che questi tagli possano solo concorrere a portare rapidamente al collasso un settore che, con grande fatica, cominciava ad riorganizzarsi anche sul piano industriale e occupazionale, e che ormai fondamentale per la garanzia di pluralismo dell’informazione nella realtà locale, base creativa per una diffusa condizione civile e libera del Paese.
Siamo già in una fase acuta di crisi, a causa delle ricadute di una situazione economica complessiva bloccata, che costringe il settore a segnare il passo e migliaia di lavoratori, giornalisti, tecnici, autori, addetti alla produzione, costretti a enormi sacrifici, in decine di realtà in ogni Regione del Paese, attraverso passaggi per la cassaintegrazione in deroga o per i contratti di solidarietà.
La Fnsi fa un appello al Governo e al Parlamento perché vogliano correggere il provvedimento e fare una più accurata valutazione del rapporto costi-benefici di questo intervento di revisione della spesa che non ha alcun effetto benefico sulle realtà ma produce solo un devastante risultato positivo in laboratorio.

* Intervento a Milano al direttivo dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti 


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