“Schifani ha ravvisato l’urgenza di intervenire solo oggi perché era chiaro che la libertà di voto del sen. Amato avrebbe determinato un esito della votazione non gradito al PDL? Se così fosse, saremmo in presenza di un fatto senza precedenti e di inaudita gravità politica”: così Gianfranco Fini in una nota: ora Schifani “chiarisca”.
E’ stata riconvocata domani alle 9 la Vigilanza per votare il rinnovo del cda Rai. Lo ha deciso l’ufficio di presidenza. “La situazione è sul punto di diventare gravemente pregiudizievole per la difesa dei compiti e dei valori del Servizio pubblico, cui il Parlamento assegna un compito cruciale per la Nazione”, afferma il presidente della Vigilanza, Sergio Zavoli. Le votazioni – è stato deciso – proseguiranno a oltranza, qualora fosse necessario.
Il Presidente del Senato Renato Schifani ha indicato come componente della Vigilanza Rai il senatore Pasquale Viespoli, presidente del Gruppo parlamentare di Coesione Nazionale. In seguito al ricalcolo proporzionale dei 20 seggi spettanti ai Gruppi di Palazzo Madama è risultato che il Gruppo del PdL dovesse rinunciare a un componente.
“Non c’è più solo una questione Rai -afferma il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti – ma una vera e propria questione democratica ed istituzionale. Modi, forme e tempi della sostituzione del senatore Amato, decisa dal presidente Schifani, rappresentano una ferita grave all’ordinamento democratico. Inutile usare tanti giro di parole,per la ennesima volta il partito del conflitto di interessi vuole imporre la sua legge e condizionare in ogni modo il voto. Questa prepotenza non può essere subita in modo alcuno,proprio perché non riguarda più la sola Rai, ma la funzione delle istituzioni. Siamo sempre più convinti che la strada del commissariamento della Rai sarebbe stata ed ancora sarebbe, in questo contesto melmoso, la migliore possibile.