“L’allarme lanciato dalla Corte dei Conti sulla Rai è purtroppo fondato su cifre non smentibili. Del resto questo allarme era stato lanciato dai consiglieri De Laurentis, Rizzo Nervo e Van Straten, con una lettera indirizzata al presidente della vigilanza Sergio Zavoli che, con la consueta sensibilità, aveva immediatamente convocato una seduta della commissione parlamentare di vigilanza”. Lo affermano in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti e il senatore Pd Vincenzo Vita. “Gli allora dirigenti della Rai avevano liquidato l’allarme con seperficialità e negando l’esistenza del problema.
Del resto, in quei giorni, Berluscini negava la crisi economica e i suoi imitatori alla Rai facevano lo stesso con i conti aziendali.
Questa negazione ,colpevole e consapevole, ha contribuito non poco ad aggravare l’emergenza nazionale ed aziendale.
Ci auguriamo che il nuovo gruppo dirigente voglia chiudere definitivamente la brutta pagina della subalternità alla logica del conflitto di interessi, recuperando tutte le energie espulse o accantonate e riportando subito gli introiti pubblicitari in linea con gli ascolti.
La Rai è forse l’unica azienda in Europa che ha aumentato gli ascolti e ha visto scendere le entrate, forse sarà il caso che la Corte dei Conti e il nuovo vertice mettano il naso in questo mistero assai poco glorioso”
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