Se e quando il ministro Severino dovesse mai decidere di ripresentare davvero, in qualsiasi forma, una delle norme bavaglio già scritte dal governo Berlusconi, le contrasteremo con lo stesso impegno e con la stessa energia, a prescindere dal nome e dal cognome del presidente del consiglio e del ministro proponente. Non ci siamo opposti alle norme bavaglio in nome di quello che viene chiamato ” l’antiberlusconimso di professione”, ma perchè quelle norme avevano l’obiettivo di ostacolare l’azione dei giudici e di ridurre ulteriormente l’esercizio del diritto di cronaca.
Tenere oggi un atteggiamento diverso sarebbe, questo si, un atteggiamento pregiudiziale che consente oggi, quello che veniva respinto ieri. Se il ministro Severino vuole davvero affrontare il tema delle garanzie convochi le associazioni dei giudici e dei giornalisti,recepisca le proposte presentate in materia, promuova il ” Giuri per la lealtà della informazione”, come hanno proposto la FNSI e l’Ordine dei giornalisti, e ponga fine al regime delle cosiddette “Querele temerarie”. Invece di metterne di nuovi sarebbe ora e tempo di eliminare dai codici i vecchi bavagli!
Proprio per questo abbiamo deciso, con il presidente Federico Orlando e il segretario Tommaso Fulfaro, di dedicare la prossima festa di articolo 21,che si svolgerà a Roma il 19 luglio, al tema ” No bavagli sempre, comunque e dovunque”. Per questo abbiamo voluto con noi la signora Lucia Uva, Ilaria Cucchi, Patrizia Moretti Aldroandi, Filippo Vendemmiati, gli autori del ” Casalese”, i promotori della campagna ” LasciateCie entrare”, i produttori del film ” Diaz”,Placido Rizzotto,il nipote del sindacalista ammazzato dalla mafia 67 anni fa, gli amici di Radio Siani …… e tanti altri. Un grazie va a Nicola Zingaretti, presidente della provincia di Roma, che ha creduto in questa proposta e sarà con noi, anche questa volta. Vi aspettiamo tutte e tutti per proseguire il nostro di lavoro di sempre, per riaffermare i valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione.