Quando contattammo Striscia la notizia, la redazione inizialmente si interessò al nostro caso. Non sapevamo quanto o meno sarebbe stato utile un servizio del tg satirico, e tuttavia lo contattammo, speranzosi in una maggiore visibilità. Dopo alcuni approfondimenti, dopo i primissimi sì, credo ci interessi, la risposta fu negativa
” Poste Italiane può fare ciò che vuole, è una spa, non vediamo nulla di strano nella sua politica, per cui non intendiamo fare un servizio su di voi.”
Io al telefono non mi feci prendere alle spalle e risposi: se permette, io in 2000 persone che vanno a casa quando l’azienda che dà loro lavoro è in attivo forte e consolidato, io qualcosa di strano ci vedo. Specie se l’azienda ha dei buchi enormi che risolverebbe solamente assumendo personale e non tagliandolo. Comunque, il programma è vostro, fate ciò che credete.
Non ci rimasi troppo male, io in fondo me lo aspettavo. Un programma è come un pallone, ci gioca chi lo porta. E amici. Ho sempre pensato che la gente prenda troppo sul serio un programma del genere.
Ed è proprio per questo che tutte le persone che in questi sette giorni hanno sottoscritto il nostro appello ci hanno dimostrato che ci può essere una differente lettura dei fatti, che esiste un popolo, la solidarietà e un senso comune. A Striscia la notizia lasciamo il gabibbo e tutti quei vip che cercano solo notorietà e telecamere, facce di un mondo vuoto, espressione di una società parallela a quella reale. E qui, invece, vogliamo ringraziare quelle persone che hanno messo la propria notorietà al servizio della nostra causa, mettendoci la faccia, e la firma. Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista, è stato il primo a sciogliere qualsiasi riserva, firmare il documento ed aderire con forza alla nostra causa.
Poco dopo è arrivata anche la firma di Michele Azzu, autore del libro Asinara Revolution, e del blog “L’isola dei cassintegrati”. Michele è uno dei primissimi sostenitori della lotta dei dipendenti dell’appalto postale: è stato il primo giornalista a scrivere un articolo (su L’Espresso) sui tagli indiscriminati di Poste Italiane. Velocemente è arrivata anche l’adesione dell’on.Lucia Codurelli, che ci segue fin dai primi passi di questa lotta, e appena 24 ore, magari solo il tempo di leggere le nuove mail, e sono arrivate le adesioni di Debora Serracchiani, europarlamentare Pd, Mauro Biani, disegnatore, artista, spero per voi che lo conosciate (altrimenti trovate qualcuno che vi perdoni perché non sapete cosa perdete ;), e Vittorio Agnoletto. Debora ha ospitato la raccolta firme per qualche giorno sulla sua bacheca di Facebook, Mauro Biani ci ha fatto un augurio di buon lavoro (eh, speriamo bene) e buona lotta.
Anche il Trio Medusa si aggiunge al coro di in bocca al lupo, e lo fa firmando la raccolta, lo stesso vale per Franca Rame, grandissima voce fuori dal coro, oggi al nostro fianco.
Vogliamo ringraziare tutte le persone che hanno sottoscritto la nostra raccolta firme, tutte quelle che lo faranno (ricordo il link dove è possibile firmare: http://www.articolo21.org/2012/05/firma-lappello-no-al-licenziamento-dei-2000-lavoratori-transystem/), e gli onorevoli Giuseppe Giulietti e Fabio Evangelisti per la loro azione in parlamento, che ha portato proprio in questi giorni ad una interrogazione parlamentare: http://www.articolo21.org/2012/05/transystem-interrogazione-a-risposta-scritta-evangelisti-giulietti/