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“Parentela” musulmana e cristiana: trovate la differenza

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di Nadia Redoglia
I Fratelli Musulmani governeranno l’Egitto. Il criterio col quale stanno nominando i ministri appare segnale di volontà al mantenere le promesse (positive) dispensate in campagna elettorale. Oggi, al momento, è cosa non da poco.

Fosse stato così per i nostri italianissimi Democratici Cristiani (mica si potevano chiamare “fratelli”: stava già implicito nell’inno nazionale)!
Noi s’è dovuto prima passare per  mani pulite (a dimostrare, dopo svariati lustri,  che quelle altre erano sporche) poi, per altrettanti lustri,  fummo costretti a sciropparci dopo i “fratelli”, il papi “cristiano” (cfr. l’unto del signore, i partiti dell’amore, eucaristie e dentiere  coram populo e via così andare sempre nello spirito evangelico). Ma non è mica finita qui…
E certo, come potrebbe finire? Ne manca un pezzo. Natura vuole, infatti, che oltre a “fratelli” e “papi” ci debba necessariamente anche essere la “mamma”. Pronta: ed è santissima. Oggi, finalmente ufficializzata, con la trattativa Stato-mafia possiamo ben riconoscerla!

Domanda: ma noi, dunque, di chi siam figli, prima ancora di poterci chiamare fratelli ?!


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