E’ morto ieri a Roma il giornalista Ottavio Di Lorenzo, 78 anni. In pensione da tempo, Di Lorenzo ha percorso nella tv del servizio pubblico gran parte della sua carriera. Volto storico della Rai, è stato inviato, conduttore, capo degli esteri e per molti anni vicedirettore sempre del Tg1. Quando dico che ho avuto la fortuna di arrivare al Tg1, trent’anni fa, quando ancora c’erano i maestri mi riferisco fra gli altri proprio a Ottavio Di Lorenzo. E’ stato il vicedirettore e punto di riferimento per noi per lungo tempo, almeno sotto una decina di direzioni.
Inviato in Vietnam prima, conduttore e poi capo degli esteri aveva un’esperienza tale in tutti i settori professionali che poteva insegnarci molto. Poche parole, ma sempre tranquillo, tosto come solo uno di Cuneo può essere, era di un pragmatismo addirittura disarmante. Fra le tante, ne ricordo una. Non so da quanto tempo stavo in trasferta (quando ancora le trasferte erano lunghissime) e in assenza di notizie mi ero un pò stancato. Gli chiesi di tornare e lui non mi fece neppure finire la frase. “Non se ne parla nemmeno – mi disse al telefono – vai in piscina, fai quello che ti pare ma da lì non ti muovi”. Sapendo naturalmente che non sarei mai andato in piscina, ma il Tg1 doveva essere presente: il primo a partire, l’ultimo a tornare. Bei tempi. Lui così serio, ad agosto veniva in redazione in bermuda. E poi aveva un’abitudine: il riposino pomeridiano, giusto un’oretta, con la porta chiusa. Per svegliarlo ci voleva minimo l’attentato al Papa. E poi io avrei avuto comunque paura a bussare… Ciao Ottavio, vecchio grande maestro. Se vedi Roberto (Morrione) parlagli un pò di noi.