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Nei Tg gli italiani si scoprono “un po’ Monti” ed “un po’ Balotelli”

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I Tg di venerdì 29 giugno – Dopo 30 ore passate incollati a monitor televisivi per seguire Tg, la partita degli azzurri, gli interminabili festeggiamenti e commenti del dopo partita, le benemerite dirette anche notturne di Rainews da Bruxelles, le conferenze stampa di Monti e della Merkel, il dibattito al Bundestag e, in ultimo, i Tg di serata, la lucidità risulta latitante, anche per l’oggettiva difficoltà di discernere i tanti protagonisti saliti sui carri dei SuperMario italici vittoriosi. La “melassa”, però, una volta tanto non è ripugnante perché semel in anno un sapore dolciastro non fa male. Nel frullato politica-sport andato in onda per ore e ore, svetta Studio Aperto che “è tutto” per Balotelli, molto meno per Monti. Più morigerate le altre testate, con Tg 3 che affronta l’Europa del calcio solo dopo 25 minuti, anche se con una partecipazione degna di fan club. Su più Tg emerge l’avvilimento malcelato della Germania calcistica e  politica, con diversi punti di caduta quale l’aggettivo “bastardi, mitigato dal sostantivo “cani” appiccicato da due commentatori della tv pubblica a Cassano e Balotelli. Di fronte a cotanta offesai Il Paese e anche i Tg sono insorti, seguendo la linea segnata da Il Giornale che ha titolato simpaticamente “Siamo tutti bastardi”. L’ara repentinamente innalzata per Balotelli copre, però,  tante e reiterate insensibilità sul tema dei giovanissimi immigrati, e peggio ancora, su quello di decine di migliaia di bambini che nascono nel nostro Paese  e che, come lo stesso Balotelli, devono sperare di diventare italiani al compimento del diciottesimo anno. Ottimo Mentana che dedica due servizi a “queste” contraddizioni, facendo parlare anche la mamma delle tante discriminizzazioni patite dal ragazzino. Mentana chiosa, poi, ricordando che per ogni Balotelli “osannato” migliaia di giovani scuri di pelle sono tenuti ai margini della società e privati della cittadinanza.

L’altro SuperMario è stato ugualmente osannato da tutti; Tg 1 non ha resistito alla tentazione di impaginare l’edizione facendo  risultare – con scarsa credibilità – Alfano come  uno di padre nobile di Monti, oltre che ispiratore delle tattiche risultate vincenti a Bruxelles.

Fino a lunedì ci si può godere il +6,6 della borsa di Milano ed  i  – 40 punti di spread; glissiamo scaramanticamente  su una partitella che si svolgerà a Kiev alle 20,45 di domenica.

Alberto Baldazzi

 

Dati auditel dei TG di giovedì 28 giugno

Tg1 – ore 13:30 3.145.000, 19,06% ore 20:00 5.304.000, 29,46%.
Tg2 – ore 13:00 2.829.000, 18,45% ore 20:30 731.000, 2,92%.
Tg3 – ore 14:30 1.611000, 10,96% ore 19:00 1.656.000, 14,31%.
Tg5 – ore 13:00 3.018.000, 19,54% ore 20:00 2.525.000, 13,45%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.614.000, 20,89% ore 18:30 859.000, 9,43%.
Tg4 – ore 11:30 536.000, 8,27% ore 19:00 772.000, 6,67%.
Tg La7 – ore 13:30 699.000, 4,22% ore 20:00 1.239.000, 6,65%.

Fonte:www.tvblog.it


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