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Marketing e lavaggio del cervello

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Oltre a sfornare quasi settimanalmente manuali tecnici (principalmente nel campo dell’informatica), Hoepli è orientata alla produzione e distribuzione di guide per il successo nel marketing e nelle strategia di vendita. Ciononostante, non disdegna, seppur raramente, di proporre volumi anche di critica sociale che vanno a svelare proprio le tecniche di manipolazione e seduzione insite in molti programmi comunicazionali e nei piani di marketing riguardanti qualsiasi settore merceologico.

E’ il caso del nuovo libro di Martin Lindstrom, Le Bugie del Marketing, divenuto oramai un guru del neuromarketing e dei segreti che stanno alla base di ogni campagna pubblicitaria, sino ad ergersi a paladino della difesa dei consumatori di tutto il mondo: tanto che, nel 2009, Time lo ha inserito fra i 100 personaggi più influenti al mondo.

I brand ci hanno ormai lavato il cervello (per usare un espressione dello stesso Lindstrom) tanto che appaiamo sempre più sguarniti dinanzi alla valanga di informazioni e messaggi pubblicitari e contenuti propagandistici che ci travolgono quasi in ogni minuto della nostra vita (fra tv, radio, volantini, cartellonistica stradale, mail marketing, sms commerciali, venditori e commercianti in carne ed ossa e persuasori di ogni tipo, ecc.).

Per provare a salvare il nostro cervello, entra allora in campo il visionario del marketing Martin Lindstrom che da più di vent’anni combatte in prima linea nelle guerre del branding, dopo aver lavorato per alcune delle più famose multinazionali del pianeta come McDonald, Procter&Gamble o Microsoft. E che si può avvalere dei risultati di una costosissima ricerca (di oltre sette milioni di dollari), già presentata dettagliatamente nel saggio bestseller Neuromarketing, durata tre anni per frugare nei cervelli di duemila volontari in tutto il mondo, di cui sono state analizzate le reazioni davanti a pubblicità, marchi, spot commerciali, prodotti.

Lindstrom non si fa problemi a puntare direttamente i riflettori sui suoi (ex)colleghi per rivelare tutti i trucchi e le trappole psicologiche con cui il marketing e i pubblicitari nascondono la verità, ci manipolano la mente e ci persuadono nel fare acquisti. Le sue scoperte evidenziano come la pubblicità si rivolga intenzionalmente a bambini sempre più piccoli, come certe aziende alterano le formule dei loro prodotti per far sì che generino dipendenza fisica, come il marketing ed i commercianti sfruttino l’ “effetto panico”, alimentando la paura di nuove epidemie globali, di disastri naturali, di contaminazione dei cibi, come ormai l’assuefazione ai cellulari o all’iPhone sia peggiore di quella alle droghe o al fumo, come le aziende raccolgono clandestinamente nel digitale e nel web tracce della nostra personalità per poi formulare offerte “su misura”, ecc.

Se almeno una volta avete ceduto alle pressanti richieste di vostro figlio, che vuole giocattoli costosi o proprio quella marca di cereali per la colazione; avete comprato un libro solo perché compariva nella classifica dei bestseller; vi siete soffermati ad ammirare il nuovo idolo delle ragazzine; avete dormito abbracciati all’iPhone sotto le coperte; avete cliccato “mi piace” su una pagina di Facebook, sottoscritto una carta fedeltà o infilato in borsa una bottiglietta di disinfettante per le mani..allora, per Lindstrom, i brand vi hanno lavato il cervello! E sarebbe proprio ora, aggiungiamo noi, di leggere le 246 pagine di questo libro!

La prefazione è di Morgan Spurlock, quello che ha rischiato di morire a forza di mangiare hamburger da McDonald per realizzare il documentario Super Size Me, mentre l’opera di riferimento per le ricerche di Lindstrom è il classicissimo (imperdibile) I Persuasori Occulti di Vance Packard, pubblicato oltre cinquant’anni fa.


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