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Grecia: abbiamo nuovo governo, anche una nuova speranza?

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Le elezioni in Grecia di qualche giorno fa ci hanno dato i risultati tanto attesi. Le forze che puntavano sulla rimanenza nell’euro, chiedendo di rinegoziare il memorandum sembrano aver vinto. Le forze che puntavano sul rinnegamento del memorandum, rischiando però anche una possibile uscita dall’euro, sembrano aver perso. In ogni modo, questi ultimi, rappresentano una grande parte del popolo.
Con questi risultati ci sarà una soluzione dei problemi e la fine della tragediache in questo momento sta vivendo la maggioranza del popolo greco ? Difficile dare una risposta.

Anche con il nuovo governo che si è formato, la crisi rimane nella disperata economia greca. Le aziende continuano a chiudere, la gente rimane senza lavoro, chi ha lavoro vive nella paura di perderlo. Le altissime tasse, frutto delle misure imposte dal memorandum continuano ad arrivare, privando il disperato cittadino greco del minimo di liquidità che aveva, insieme alla propria dignità.

Adesso finiscono per mancare beni che fino qualche mese fa sarebbe stato impensabile. In molte zone della Grecia i pazienti devono pagare nelle farmacie di  tasca propria i farmaci e attendere che lo stato restituisca una parte del costo del farmaco… Chi ha un po’ di liquidità questo lo può anche sopportare, ma chi non ne ha e deve vivere con una bassa pensione o stipendio di 500-700 euro come fa a pagare i farmaci che molte volte possono costare anche centinaia di euro ?

Pian piano un grande numero di cittadini sente sulla propria pelle il gelido respiro dell’austerità imposta da fuori. L’austerità che doveva essere la soluzione del problema greco e invece è diventata il problema principale.
Purtroppo il problema greco è abbastanza  complicato. Non si risolverà in modo facile. Risultati  ci saranno, ma sarà necessario avere molta pazienza per vedere nel futuro la fine dei problemi della Grecia. Questi problemi sono stati accumulati negli anni. Sono problemi dovuti all’incapacità o alla mancanza di volontà della classe dirigente greca ad agire per creare risultati positivi a favore del popolo greco.

Ci sono alcuni parametri da prendere in considerazione se si pensa di affrontare concretamente il problema greco. Il primo è quello interno: la Grecia deve imparare a vivere superando la vecchia mentalità imposta per lo più dai politici e dalla classe dirigente. Lo stato creato dopo la caduta del regime dei colonnelli, si basava purtroppo sul clientelismo, una burocrazia di tipo quasi sovietico e sulla corruzione.  Chi non aveva la possibilità di avere un appoggio politico difficilmente riusciva ad andare avanti. Ottenere una  licenza per una nuova attività imprenditoriale, era molto difficile senza  appoggi politici oppure senza il pagamento della solita bustarella. Senza la bustarella (Fakelaki in greco), non si facevano neanche gli interventi chirurgici negli ospedali della Stato, dove di solito i materiali usati e acquistati da questi ospedali costavano il doppio e il triplo del prezzo di mercato.
Questa situazione induceva a scappare dalla Grecia quegli imprenditori onesti che andavano a rafforzare economie di altri paesi del mondo.

Anche la politica dell’Unione europea verso la Grecia deve essere cambiata. Le regole  imposte dalla Germania e Francia tramite il memorandum – l’abbiamo visto tutti – non funzionano.  Regole che invece di risolvere il problema lo ingigantiscono. Si crea povertà non ricchezza. E se non si produce ricchezza il debito non può essere ripagato. E se il debito non potrà essere ripagato, la Grecia che ha ipotecato una grande parte del proprio patrimonio nazionale, per soddisfare le regole imposte, rischia di perdere tutto. Cosi si troverà nello stato di fallimento e nello stesso momento perderà anche una grande parte del patrimonio nazionale.

Un’intera nazione, un paese veramente ricco in materie prime, con giacimenti di petrolio (come dimostrano nuove ricerche), paesaggi tra i più belli al mondo che potrebbero da soli far vivere bene con lo sviluppo del turismo l’intera popolazione… tutto svenduto per pochi euro.

In tutto questo il rapporto con la Germania. Sono già in molti in Grecia a pensare che esistono forze in Germania che desiderano sottomettere il nostro paese. E non sembra affatto casuale la campagna diffamatoria dei mezzi di comunicazione in Germania a danno della Grecia trascurando colpevolmemente il fatto che il problema dell’euro non è solo greco ma europeo.
La Germania dovrebbe essere onesta e solidale come lo sono stati altri paesi con lei quando, subito dopo la guerra, hanno aiutato questo paese per riprendersi. La stessa cosa dovrebbe fare adesso la Germania verso la Grecia, dando ad Atene la possibilità e il tempo di respirare e riorganizzare la propria economia.

Forse è giunto il momento di decidere in Europa che tipo di futuro desideriamo per i nostri figli in questa Unione Europea. Se saremo inchiodati al vecchio modo di pensare e alla logica che in questo continente il più forte ha il diritto di sottomettere il più debole, allora è meglio non perdere tempo e scappare subito da questa Unione. L’unico modo per far sopravvivere la tanto desiderata Unione Europea è quello di dare vita ad un’Europa solidale che rispetti la dignità dei propri cittadini.

Abbiamo bisogno di un’Europa di valori, nella quale ci sia lavoro e sicurezza per tutti.
Abbiamo bisogno di un’Europa che abbia rispetto per gli esseri umani.
Gli alti e bassi dei mercati non possono distruggere la vita di milioni di persone.
Tutto il resto può venire dopo.


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