Tradotto da Erminia Scaglione per Informare per Resistere
Queste ragazze hanno tra i 12 e i 16 anni, sono vergini e apprezzate dai militari per la loro purezza. A 15 anni, questa ragazzina senza dubbio avrà il suo primo rapporto sessuale con violenza senza precedenti. Di seguito ed a turni per diverse ore, sarà violentata da questi uomini armati. Fatta prigioniera, le faranno fare un difficile viaggio nella foresta fino al punto dove un’altra ragazza la sostituirà . Con un po’ di fortuna andranno alla sua ricerca i suoi genitori con conseguenze irreversibili, perché troveranno il suo corpo nella foresta. È la vita quotidiana delle donne nella Repubblica democratica del Congo.
Cinquanta donne vengono violentate letteralmente ogni ora, è questo tasso per cui si diffondono malattie gravi, senza possibilità di accesso agli ospedali, perché il paese è in guerra con 4 000 000 di morti da 13 anni.
Questo sta accadendo in un silenzio internazionale da cimitero. Ma c’è bisogno di farlo sapere!
il 17 Dicembre 2011, la Francia ha detto “prendiamo atto” della vittoria dell’uscente presidente Joseph Kabila con più del 48%. La constatazione è preoccupante, i congolesi dal Congo hanno votato massicciamente per continuità, la guerra, lo stupro, la divisione del paese.
Le proteste che seguiranno nel mondo è non avranno alcun risultaot, la Francia e gli altri paesi occidentali non hanno cambiato posizione. Kabila aveva vinto un’elezione con ben note irregolarità,e rimarrà lì per anni a venire con la benedizione della FRANCEAFRIQUE.
Fonte: Omar Ba e http://mygab.tv/profiles/blogs/cette-jeune-fille-va-subir-un-viol-collectif-ne-vous-inquietez-pa
La Repubblica democratica del Congo (RDC) è uno dei paesi più ricco di coltan, il minerale essenziale per i telefoni mobili, le macchine fotografiche, i computer, la Play Station,i missili e satelliti. I Bambini lavorano in dure nelle condizioni di vita nelle miniere della RDC affinché altri, in Occidente, possano divertirsi sulla loro console. Nel 2001, le Nazioni Unite hanno dichiarato un embargo su coltan della Repubblica democratica del Congo perché i suoi proventi servivano per finanziare la guerra. Patrick Forestier ha ripercorso canali minerari di coltan per accettarsi se i produttori di apparecchi elettronici occidentali hanno veramente smesso do comprare il coltan che fa spargere sangue. La sua indagine inizia presso i covi dei signori della guerra e con coloro che portano il minerale sulla schiena per rivenderlo a intermediari africani. Il coltan è negoziato poi ad un costo dieci volte maggiore con i commercianti europei, prima di essere esportato verso le fabbriche cinesi che producono la metà dei nostri telefoni cellulari occidentali. La sua indagine ha mostrato che qualsiasi forma di controllo resta illusoria, la maggior parte delle aree di estrazione essendo fuori controllo delle autorità congolesi e delle forze di pace delle Nazioni Unite la più parte delle zone di estrazione.
Allego anche quest’articolo del 2009 che chiarisce la situazione delle donne e dei minori abusati in Congo
Donne e bambini vengono violentati ogni giorno in Congo nell’indifferenza generale del mondo. Un’ONG, Heal Africa, gestita da numerosi medici, ha fatto un enorme lavoro per aiutare le vittime di questa terribile guerra civile.
Oggi, in questo 09/09/2009, data simbolica di coloro che difendono il bene contro tutto ciò che è male. Il male inteso come, guerra, violenza, abuso e abusi sui bambini, l’inquinamento dei mari, terre e oceani, la contaminazione dell’aria, il capitalismo quando cancella e riceve benefici da coloro che hanno niente, o quasi nulla, da cui riceve un profitto realizzato su una base di un misto d’ingenuità, d’odio, di razzismo, di nazismo, di potere sulla coscienza e controllo delle altre menti schiavizzate da un dogma estremista, di farmaci e sostanze che distruggono e rendono dipendenti, del fatto di vendere droga e distribuirla, dell fatto di deportare persone contro la loro volontà, mentre essi non hanno una famiglia nel paese in cui lavorano, del fatto di separare i bambini dai loro genitori o di impedire che un padre possa assistere alla nascita di suo figlio in questo momento in un altro paese.
In questo giorno, vi parlerò soprattutto del Congo. Laggiù la guerra si fa sul ventre delle donne… che vengono violentate ogni giorno, quotidianamente. La maggior parte hanno tra i 18 ed i 20 anni. Ma il 10% di queste vittime stuprate sono anche giovani ragazzi di 10-20 anni, anche se i medici hanno visto pure dei bambini di 2 anni essere abusati sessualmente in maniera grave. Succedono in questo paese cose atroci, nell’indifferenza generale del mondo.
Questo dura da diversi anni, questo incubo delle donne di cui si prende il corpo in nome di una terribile guerra civile. Gli uomini si appropriano del loro sesso, sia che siano bambine o adulte, a volte davanti ai loro figli. Molto spesso i loro ma abbandonano dopo lo stupro,per disgusto e per paura dell’AIDS.
Una donna aveva un bambino neonato. I combattenti ribelli in uniforme sono entrati a casa sua e hanno minacciato di uccidere suo figlio se lei non si fosse lasciata violentare. Il marito l’ha poi curata ed è rimasto vicino a lei.
Questi uomini mostruosi utilizzano più oggetti contro donne e ragazze per compiere questi stupri , come coltelli, pistole, spighe di mais, introdotte nella vagina.
Un giorno,saranno giudicati come criminali di guerra. Se non è su questa terra, sarà in cielo.
Non si è fatto nulla per fermare questo disastro, perché il Congo ha risorse naturali, come oro, minerali quali il coltan utilizzato nei telefoni cellulari, e le miniere di diamanti. Il beneficio del profitto vale sicuramente più che la vita delle donne.
IL PROFITTO È MEGLIO DELLA VITA DELLE DONNE!
Ma noi possiamo contribuire a queste donne, questi bambini.
C’è un’ONG locale. Si chiama HEAL AFRICA.
Dispone di un ospedale a Goma, creato per accogliere tutte le vittime di stupro.
Sono specializzati in chirurgia ricostruttiva pelvica.
Possiamo contribuire contattando il loro sito: http://www.healafrica.org
Invio tutti i miei pensieri fraterni a queste donne e bambini, a questi uomini che vivono l’inferno e abbraccio soprattutto i medici Rosette e Bienvenu, due dei trenta medici congolesi, che aiutano tutte queste persone. E’ il Dr. Jo Lusi, che ha fondato questa ONG con Lyn, sua moglie. Una dozzina di medici supporta il Dr. Lusi in questo immenso opera di aiuto alle persone violentate.
Possano dunque proseguire l’opera e disporre di fondi sufficienti per continuare il loro lavoro essenziale.
Chloé LAROCHE