“Non vi è dubbio alcuno che il decreto legge votato dal Senato in materia di editoria possa e debba essere migliorato, ma, mai come in questa occasione, il meglio potrebbe rivelarsi nemico del bene. Il decreto dovrà essere convertito entro il 20 luglio…”… se non dovesse accadere decine di emittenti e di giornali sarebbero condannati a sicura morte.” A sottolinearlo in una nota è il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti che continua: “ Per questa ragione, come Articolo 21, non presenteremo emendamenti, ma chiederemo a tutte le forze politiche di firmare una risoluzione per chiedere al governo di procedere subito alla “pulizia del settore” e di garantire che la copertura prevista sia effettiva.”
“Non vorremmo, infatti – aggiunge- che, al danno del grave ritardo, si dovesse poi aggiungere quello della copertura parziale, come hanno opportunamente sottolineato il relatore al Senato Vincenzo Vita e le principali associazioni del settore.”
“Da oggi, infine, Articolo 21- conclude la nota- aprirà le consultazioni per raccogliere proposte di integrazione e di modifica in vista della prossima discussione sulla legge di riforma della editoria.”