Corteo per Michele Ferrulli, a un anno dalla morte

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“La verità di quella notte è chiara alla città ed al Paese, ma a noi, ai suoi compagni e al suo quartiere non basta.” A un anno esatto dalla morte di Michele Ferrulli, avvenuta in seguito ad un fermo di polizia, i suoi amici, la famiglia, il quartiere, hanno organizzato per domani un corteo per ricordare, ma soprattutto per chiedere giustizia.
Il 20 luglio si terrà l’udienza preliminare del processo a carico dei 4 agenti intervenuti quella notte su chiamata per schiamazzi notturni. Agenti su cui pesa l’accusa di “omicidio colposo e falso ideologico”.  Nella ricostruzione del Pm, ricorda infatti il volantino di convocazione della fiaccolata di domani, si evidenzia come i 4 agenti abbiano infierito colpendo ripetutamente Michele quando era già a terra, immobilizzato e incapace di difendersi.

Una verità che continua a pesare come un macigno sulla figlia Domenica come lei stessa sottolinea nella lettera indirizzata al sindaco di Milano Giuliano Pisapia per invitarlo al corteo: “… mio padre- scrive Domenica- non era morto per mano di un delinquente qualunque, ma per mano di chi indossava una divisa…”
Parla di solitudine, Domenica, una solitudine placata però dall’aver trovato sulla sua strada persone come Patrizia Moretti, Ilaria Cucchi e Lucia Uva e dall’aver ricevuto immediata solidarietà dallo stesso sindaco Pisapia.
“… per me sarebbe importante- si legge nella lettera- sentire quella solidarietà ancora oggi.”


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