di Nadia Redoglia
Da qualche giorno le prime pagine, riferendosi all’eurocalcio, parlano di “biscotto”. So niente di performance strategiche calcistiche, tuttavia sono curiosa. Vado su google (che per altri fa gogol), ma non mi viene spiegato un accidenti. Solo la cara e vecchia Wiki, dopo una decina di “biscotti” incomprensibili, spiega: “è una preparazione di cucina e di pasticceria dolce, di dimensioni ridotte…”. Si vabbe’, quel biscotto lì lo conoscevo pure io! M’arrendo -ché poi non è che me ne fregasse più di tanto- mollo il biscotto e proseguo a occuparmi dei polpettoni quotidiani, ma pure di polpette, specie quelle avvelenate. Ce n’è una in odor di tossinfezione che peraltro riciclano pure: a ‘sto punto cominciamo a credere che lo scopo consista nel farci tirare le cuoia appena la si annusi, altro che attendere che entri in vigore! E’ la legge sulle intercettazioni aka bavaglio ai giornalisti. Già era abominevole quella cucinata dall’Alfano pro papy, che tra gli altri “ingredienti” vietava la pubblicazione degli atti non più coperti dal segreto fino a che non fossero concluse le indagini preliminari, attenuato, in compenso, dalla clausola introdotta (bontà sua) dall’avv. Bongiorno “di tali atti è comunque sempre consentita la pubblicazione per riassunto”. Oggi quella clausola sarebbe stata “soppressa” dalla Severino che è ritornata pure sulla galera per i giornalisti insieme con palate di migliaia d’euro di multa. In compenso, per la serie “armiamoci e partite”, gli editori sono stati totalmente esclusi dal sole a scacchi e dal pagar pegno.
Pro papy (e pappa) che possa piùla Severinodell’Alfano?! Chapeau allo chef.