di Nadia Redoglia
Nello scenario politico dell’oggi, genti di buona volontà sono riuscite a squarciare la pesantissima pietosa trapunta (il velo è ormai eufemismo) del consolidato monopolio partitico che, innegabilmente, adesso dà nausea alla maggioranza degli italiani.
Revelli, Rodotà, Saviano, Zagrebelsky e tutti (tantissimi!) gli altri che, possedendo un determinato DNA, per propria natura sono quindi incapaci d’agire con “artifizi e raggiri inducendo taluno in errore per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno” (cfr “truffa” art. 640 C.P.), stanno mettendosi a disposizione della nostra Repubblica ché -bomba o non bomba ma pure Grillo o non Grillo- vogliono arrivare a Roma, ufficialmente o ufficiosamente.
E’ indispensabile che ce la facciano se vogliamo riscattare sani impulsi ispiratori. Il verdetto spetterà agli elettori del 2013. C’è un filo di speranza?
Be’, stante le odierne elucubrazioni (cfr «mi propongo come allenatore, offro un’idea pazza: dobbiamo andare in Europa a dire con forza che la Bce deve iniziare a stampare moneta, altrimenti: cominciamo a stampare euro noi con la nostra Zecca») del papi-leader che per maggioranza (!) ci sciroppammo per circa 20 anni, perciò egli ancora ci crede, ebbene: dubbi non ce ne dovrebbero proprio essere!