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Verso il summit Rio+20: due terre non bastano, biodiversità addio

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Una popolazione sempre più numerosa e consumi eccessivi stanno mettendo a rischio il pianeta Terra. E’ quanto denuncia oggi il Wwf nel suo rapporto 2012 Living Planet, sottolineando come la domanda di risorse naturali sia diventata insostenibile e stia mettendo sotto una pressione “enorme” la biodiversità del pianeta.

L’allarme viene lanciato a cinque settimane dal vertice di Rio+20, il quarto principale summit mondiale sullo sviluppo sostenibile dal 1972, che si terrà dal 20 al 22 giugno. “Viviamo come se avessimo un altro pianeta a nostra disposizione – ha detto il direttore generale di Wwf International, Jim Leape – stiamo usando il 50% in più di risorse di quanto la Terra possa produrre in maniera sostenibile e se non cambiamo strada questo numero aumenterà velocemente, tanto che nel 2030 neanche due pianeti sarebbero sufficienti”. Nella ricerca il Wwf ha indicato il Qatar come il Paese con una più forte impronta ecologica, seguito da Kuwait, Emirati arabi uniti, Danimarca e Stati Uniti.

Redatta ogni due anni, la ricerca del Wwf ha evidenziato in media un calo del 30% della biodiversità rispetto al 1970, toccando il 60% nelle regioni tropicali. Dal 1950 a oggi la popolazione mondiale è più che raddoppiata, toccando i 7 miliardi nel 2011 che dovrebbero diventare 9,3 miliardi entro il 2050. Infine, circa 13 milioni di ettari di foreste sono andate perdute ogni anno tra il 2000 e il 2010. “E una crescente domanda di risorse da una popolazione in crescita sta mettendo sotto un’enorme pressione la biodiversità del nostro Pianeta e sta minacciando la nostra sicurezza”, ha sottolineato il WWF.

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