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Trasparenza all’Agcom

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Le associazioni chiedono trasparenza nelle nomine dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Oggi pomeriggio alle ore 16 presso la sala conferenze della Fnsi in corso Vittorio Emanuele, si terrà un incontro dibattito promosso dalle associazioni che in questi mesi hanno fatto propria questa battaglia…

L’Autorità Garante dei dati personali e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sono scadute.
Rinnovare senza trasparenza le cariche dei loro componenti è un fatto gravemente lesivo della democrazia. Queste istituzioni si occupano di diritti fondamentali come la privacy, di beni comuni, come le radiofrequenze, di mercato e di libera concorrenza nel servizio postale come in quello radiotelevisivo.

Poichè l’indipendenza e la competenza delle personalità chiamate a governare tali istituzioni influenzerà la qualità della democrazia nel nostro paese negli anni a venire, le associazioni per la libertà e il pluralismo dell’informazione, i cittadini, chiedono un ampio dibattito pubblico per discutere del metodo e del merito delle relative candidature.

Nonostante la mobilitazione in rete, sordi ai numerosi appelli provenienti dal mondo della politica e della cultura per scelte pubbliche e trasparenti, i principali gruppi parlamentari vogliono votare i componenti dell’Agcom già mercoledì 23 maggio alla Camera senza aver dichiarato al paese i criteri in base ai quali hanno scelto i loro candidati.

Le associazioni sottoscritte ritengono che non sia accettabile che le candidature delle personalità chiamate a governare queste istituzioni di garanzia siano decise nel chiuso delle segrete stanze e chiedono invece di applicare criteri di trasparenza e meritocrazia nella loro indicazione.

Facendo propria la richiesta della Open Media Coalition di conoscere le candidature finora giunte e chiedendo ai partiti di fare un passo indietro nell’indicazione dei futuri componenti delle Autorità, le associazioni chiedono al Presidente del Consiglio dei Ministri, sen. Mario Monti, di superare le vecchie logiche spartitorie e ridare al paese la necessaria fiducia in queste importanti istituzioni.

Promotori:

1.Agorà Digitale – Luca Nicotra
2.Arci – Paolo Beni
3.Articolo 21 – Beppe Giulietti
4.Associazione Panharmonikon Orchestra – Giuseppe Puopolo
5.Ass. Linux Club Italia – Roberto Tupone, Gianluca del Gobbo
6.Istituto per le Politiche dell’Innovazione – Guido Scorza
7.FNSI – Roberto Natale, Franco Siddi
8.Free Hardware Foundation – Arturo Di Corinto
9.Gruppo Fasana – Andrea Amato
10.Informazione@futuro – Piero Fabretti
11.Il Divenire – Rosalia Grande
12.iQuindici – Francesco Valotto
13.Legambiente – Maria Maranò
14.Liber Liber – Marco Calvo
15.Liberacittadinanza – Vittoria Pagliuca
16.Libertà e Giustizia – Massimo Marnetto
17.MoveOn – Marco Quaranta
18.Net-Left- Sergio Bellucci
19.Open Media Coalition – Eduardo Meligrana
20.Partito Pirata – Alessandra Minnoni
21.Patamu.com – Adriano Bonforti
22.Rete dell’Innovazione – Paolino Madotto
23.Società Pannunzio per la libertà d’informazione – Marco Contini
24.Stati Generali dell’Innovazione – Nello Iacono
25.Welfare delle Comunicazione – Arianna Voto
26.Wikimedia Italia – Frieda Brioschi
27.Wikitalia – Riccardo Luna

Finora hanno aderito e partecipano

Linda Lanzilllotta (API)
Antonello Falomi (IDV)
Benedetto della Vedova (FLI)
Beppe Giulietti  (MISTO)
Paolo Gentiloni (PD)
Vincenzo Vita (PD)
Claudio Fava (SEL)

Sono stati invitati
Antonio Palmieri (PDL)

Intervengono alla discussione
Raffaele Barberio (Key4Biz)
Alessandro Campi (Università di Perugia)
Nicola D’Angelo (AGCOM)


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