Carlo Verna, segretario dell’Usigrai, plaude alle parole del premier Mario Monti che ieri ha citato la tv pubblica tra gli enti che ”vanno rivisti” perche’ ”la logica dell’indipendenza dalla politica non e’ garantita”, ma invita il governo a cancellare la legge Gasparri. ”’In Rai la logica dell’indipendenza dalla politica non e’ garantita’: questa frase non e’ mia – afferma Verna in una nota – o di altri amici dell’Usigrai, potrebbe essere al piu’ un plagio, del quale assolutamente non ci lamentiamo, della nostra strenua campagna in giro per l’Italia, denominata ‘Riprendiamoci la Rai’. Questa frase va piacevolmente nella direzione contraria, rispetto all’annuncio di qualche giorno fa del ministro Giarda, che annunciava l’impossibilita’, per questioni di tempo, di cambiare la Gasparri. Questa frase e’ del presidente Monti, tornato cosi’ ‘europeo’, dopo quella che sembrava una resa ai veti dei difensori del conflitto d’interessi, eppure Giarda gli sedeva a fianco”.
”Ora – incalza il segretario dell’Usigrai – aspettiamo azioni coerenti con le asserzioni, ma e’ utile evidenziare alcuni punti, il primo su tutti: se si vuole agire per trasformare il servizio pubblico nella Rai dei cittadini, laddove oggi abbiamo la Rai della politica, va cancellato il peggior prodotto della partitocrazia ovvero la legge Gasparri. Leggiamo, invece, gia’ nomi. Di quelli non abbiamo bisogno, volendo ci sono persone con tesserino Rai capaci di dirigere l’azienda. Il problema, ribadiamo, e’ la fonte di nomina, a chi si risponde del mandato ottenuto. Se ad un partito o ad un governo, anche al governo Monti, ci saranno sempre sudditanza e mancanza d’indipendenza”. Per Verna, dunque, ”occorre un meccanismo di fonti di nomina diversificate che consenta a chi guida la Rai di fare esclusivamente l’interesse dell’azienda e di chi paga il canone (anche che paghino tutti e’ un interesse di chi lo fa). Metteremo in campo nuove iniziative perche’ si passi dalle parole ai fatti. Tra cui magari volantinare sotto palazzo Chigi il bando per direttore generale della Bbc, i cui termini scadono il 7 maggio. L’unico vero taglio da fare in Rai e’ quello dei partiti e delle lobby. Provocazioni utili e intelligenti quelle di Santoro, Freccero e Gamaleri. Sappia Monti che quelle candidature in altri sistemi sarebbero reali – conclude – e non dichiarazioni di principio, come nel nostro contesto purtroppo rischiano di essere”.