“Il voto di sfiducia con il quale i dipendenti della Rai hanno bocciato l’attuale gestione non ha precedenti nella storia del servizio pubblico. Il referendum era stato indetto da Cgil, Cisl e Snater pee chiedere ai lavoratori di esprimersi sul piano di ristrutturazione presentato dai vertici aziendali. Non solo è stato superato il quorum, ma la sfiducia ha superato il 90% dei voti espressi, andando oltre qualsiasi logica di parte o di schieramento. Dopo un simile risultato sarebbe lecito attendersi le immediate dimissioni di chi è stato sfiduciato in modo così limpido e inequivocabile. Spetta comunque al governo staccare la spina prima che sia troppo tardi e presentare una proposta che superi le logiche che hanno portato la Rai in una situazione di prefallimento editoriale e industriale”. Lo affermano in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti e il senatore Pd Vincenzo Vita.