Si celebra oggi giovedì 17 la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, istituita dall’Unione Europea nel 2005, a 15 anni esatti dalla rimozione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità. La ricorrenza – spiega la deputata del Pd Paola Concia all’agenzia stampa Dire – sara’ l’occasione per la presentazione di una indagine condotta da Istat e Dipartimento pari opportunita’ sulla ‘popolazione omosessuale nella societa’ italiana’. Si tratta del “primo rapporto di questo tipo redatto da un istituto autorevole come l’Istat. Deve diventare una costante, una consuetudine da ripetere nel tempo per monitorare la situazione in Italia, soprattutto cercando di approvare leggi di tutela e il loro impatto sulla popolazione omosessuale. Di sicuro sara’ un’indagine molto corposa ed e’ significativo che i dati vengano diffusi dove si fanno le leggi”.
A mancare infatti e’ proprio una legge che difenda le persone omosessuali dalle violenze compiute in ragione dell’odio omofobico. “Credo sia arrivato il momento della verita’ per le istituzioni- lamenta Concia-. E’ ripartita in autunno in commissione Giustizia la discussione sulla proposta di legge contro l’omofobia e la transfobia. Negli ultimi tempi abbiamo assistito a moltissime ‘prime volte’: dalla celebrazione proprio in un luogo istituzionale, alle dichiarazioni di alcuni ministri come Fornero e Profumo, alla presa di posizione di Obama sui matrimoni gay. Manca il Parlamento, che deve lavorare per approvare al piu’ presto una legge di civilta'”.
Soddifazione, intanto, per l’iniziativa del ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, che nei giorni scorsi ha emanato una nota diretta a tutti i dirigenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado per promuovere e far celebrare la giornata internazionale contro l’omofobia in tutte le scuole d’Italia. “E’ un gesto importante” fa notare Concia. Purtroppo il bullismo omofobo e’ una realta’ di questo Paese ma la lotta all’omofobia ha strumenti diversi e sicuramente l’educazione ai piu’ piccoli e’ uno di questo. Mi sembra fondamentale che il ministro abbia avuto consapevolezza di questo. E’ un grande passo in avanti”.