dal sito www.unita.it
«Volta pagina, Italia». È questo lo slogan che abbiamo scelto per annunciare il nuovo formato, nelle edicole da lunedì 7 maggio. Un formato più grande che significa anche più notizie ed approfondimenti (specie sulla politica), più interviste e più inchieste.
La nuova Unità avrà 24 pagine nazionali (28 nelle edizioni di Toscana ed Emilia Romagna), ma in alcuni giorni arriverà anche a 32 pagine.
«È un momento importante che avevamo preparato già da qualche mese – ha spiegato il direttore Claudio Sardo nel corso della conferenza stampa convocata nella sede del quotidiano, in via Ostiense – La nuova Unità sarà in un formato grande modello ‘Berliner’, come ‘La Stampa’ e altri quotidiani: ci sembra il formato più congeniale per un giornale politico, che tale vuole restare e che vuole contribuire ad una battaglia importante per il destino dell’Italia e dell’Europa ».
«Credo che sarà un prodotto più efficace sul piano giornalistico. Abbiamo scelto come giorno di presentazione il giorno delle presidenziali francesi, che è anche il giorno delle amministrative in Italia e delle elezioni in Grecia – ha aggiunto Sardo- per sottolineare il carattere politico del nostro giornale».
«C’è bisogno di una svolta politica in Italia e in Europa: le politiche del centrodestra hanno fallito e si può uscire dalla crisi solo affrontando in termini diversi le politiche economiche e pubbliche. Per essere fedele alla sua storia, l’Unità deve contribuire in modo importante a costruire l’Italia deldopo Monti: noi – ha concluso il direttore – lavoreremo per dare una mano a costruire un’alternativa di sinistra per la nostra società».
LE SEZIONI
«In ‘Primo piano’ approfondiremo i fatti del giorno – spiega Sardo – in primis la politica», mentre la seconda parte del giornale, che si chiamerà ‘U’: «sarà una sorta di seconda copertina, che conterrà cultura e spettacoli, società, ma anche tante interviste e inchieste».
INTERATTIVITA’ E MULTIMEDIALE
La nuova Unità punterà anche sull’interattività perché, sempre a detta del direttore, «oggi un giornalenon può non essere multimediale, perché multimediale è il nostro rapportocon le fonti e perché molti dei nostri lettori si sono trasferiti nellarete».
Per l’amministratore delegato, Fabrizio Meli il nuovo quotidiano «è uno sguardo verso il futuro in un momento difficile per il sistema, con il mondo dell’informazione che è stato colpito da un terremoto. Noi cercheremo di rispondere a questa complessità con un giornale nuovo, che possa raccogliere questa sfida. La nostra azienda – ha aggiunto Meli – non ha alle spalle una struttura imponente, ma per noi sarà molto importante darerisposte ai nostri lettori, che sono centinaia di migliaia di persone. Credo che i contenuti del quotidiano dovranno tener conto della situazione politicae raccontare la crisi senza esserne vittima. Penso che la nuova Unità sorprenderà, dando nuova linfa al nostro mondo: non è solo un giornale, è un intero sistema che dal 12 maggio – ha concluso – arricchiremo abbinandolo con ‘Left’, settimanale di politica e inchieste».
Infine, per salutare lanuova vita del quotidiano fondato nel 1924 da Antonio Gramsci ha preso la parola il presidente della Fnsi, Roberto Natale: «Ogni nuovo tentativo va appoggiato con la massima convinzione, specie in un momento in cui a caricodi giornali come ‘L’Unità’ pesa un clima di pregiudizi, a cui il sindacato dei giornalisti non vuole rassegnarsi. A noi non spetta dare pagelle, per noitutte le voci sono importanti, ma mi sento di ringraziare i colleghi dell’Unità per la battaglia che da mesi stanno facendo sul tema del lavoro. Ci auguriamo – ha concluso Natale – che il rilancio de L’Unità siaun’occasione per rispondere meglio al lavoro in generale e al lavoro deigiornalisti in particolare».