La desolazione iniziale lascia spazio alla rassegnazione, la stessa che si era sentita pulsare nelle vene dopo la vicenda ‘’Calciopoli’’ del 2006. La desolazione cambia pelle in amarezza, la dura consapevolezza di sapere che c’è chi si diverte a giocare sulle tue emozioni e ci specula. E l’amarezza diventa rabbia perché lo sport più bello, praticato e sentito nel mondo ti
ha riservato una cocente delusione, un dolore incommensurabile ed atroce.
Operazione ‘’Last Bet’’ atto due, il calcio trema. Crolla il sistema che
aveva trovato il modo di fare soldi a palate contando sulla fiducia e
sulla parola dei diretti protagonisti, degli attori principali della
vicenda: i calciatori.
Stefano Palazzi, procuratore federale, si è mosso
ed in una mattinata di arresti durata poche ore ha scombussolato un’intera
giornata che non sarà l’unica, di certo. All’alba infatti gli uomini delle
forze dell’ordine hanno arrestato vecchie glorie e bandiere: Omar
Milanetto, storico giocatore del Genoa che l’anno scorso aveva deciso di
lasciare la città tanto amata ed i tifosi calorosi per cercare uno
stimolo più forte e nuove motivazioni nel Padova, giocando il campionato
di serie B. E l’altro illustre arrestato è quello che ferisce i tanti
tifosi della Lazio, profondamente amareggiati ed avviliti perché lui,
Stefano Mauri, capitano biancoceleste ha tradito una fiducia
apparentemente inscalfibile taroccando due partite e drogando così il
sistema delle scommesse sportive.
Entrambi sono stati arrestati per il
reato di associazione a delinquere finalizzato alla frode sportiva per le
partite: Lazio-Genoa del 15 maggio 2011 finita 4 a 2 per i biancocelesti
e Lecce-Lazio terminata sul punteggio di 2 a 4 per gli ospiti. Cosa
rischiano? Rischiano grosso, a quanto pare. Infatti si spazia da una pena
di 3 anni alla radiazione. Ma questa è stata una mattinata piuttosto
intensa e devastante psicologicamente per Domenico Criscito e Bonucci ,
difensori indagati per il medesimo reato di associazione a delinquere
finalizzato alla truffa e alla frode sportiva. Immediata conseguenza:
Criscito non è stato convocato dal ct Prandelli per disputare l’europeo e
pare che si sia chiuso in una camera nel centro di Coverciano, sede del
ritiro deli azzurri, distrutto e muto.
Bonucci invece non è stato depennato dalla lista dei venti tre che partiranno, almeno per ora. Ma i provvedimenti di custodia sono scattati per altre quindici persone
(sarebbero diciassette in totale escludendo Mauri e Milanetto di cui dieci
calciatori). Ma a tremare come una foglia sono altri due personaggi: il
presidente del Siena Mezzaroma e l’allenatore della Juventus Antonio
Conte, fresco di scudetto. Nell’occhio della procura ci sarebbero
sette-otto partite concernenti il club toscano e se venisse dimostrata
l’oggettiva responsabilità dei dirigenti scatterebbe una possibile
retrocessione con una penalizzazione ingente da scontare l’anno successivo
in serie B, un po’ come successo la Juve nel campionato 2007-2008.
Conte invece si è visto stamattina irrompere in casa sua i carabinieri che
hanno perquisito il suo appartamento e sequestrato computer e telefono
personali; ciò che lo riguarda è la partita Novara-Siena finita 2 a 2 del
30 aprile 2011. Ma a parte i nefasti provvedimenti che si abbatterebbero
sul Siena per la colpevolezza diretta dei dirigenti, cosa rischiano le
rispettive società nelle quali i giocatori suddetti hanno militato o
militano? Per le società per cui sarà contestata una responsabilità
oggettiva le penalizzazioni saranno ‘’afflittive’’ ovvero incideranno in
maniera pesante sulla classifica finale del campionato appeno concluso.
La Lazio perderebbe l’Europa League e per il Genoa si prospetta l’incubo
della serie cadetta per effetto della retrocessione. Il calcio è tremato
di nuovo, fregandosene dei suoi tifosi le vere colonne portanti del
calcio. Senza di loro non sarebbero possibili la magia, la gioia, i colori
delle coreografie e le professioni di fede cantate a squarciagola. Colpiti
alle spalle dai loro beniamini. Pugnalati della viltà e dalla corruzione.
Uccisi in un bagno di emozioni, lacrime e rancori.