“…quello che brucia in modo insopportabile è essere stato ingannato e frodato dal Governo Italiano…” Questo un passaggio contenuto nella lettera-denuncia scritta dal sig. Pietro Lando, lavoratore “esodato” , al Ministro Fornero che si seguito pubblichiamo.
Al Ministro Elsa Fornero
Le invio questa mia volendo presentarLe la mia situazione personale, condivisa per altro da molte decine di migliaia di lavoratori dipendenti, causata dalla riforma delle pensioni attuata dal Governo di cui Lei fa parte . Nel dicembre 2010 sono stato incentivato alle dimissioni dopo 25 anni dalla GSK spa, incentivo senz’altro buono e che in realtà non prevedeva alternative data l’annunciata ristrutturazione aziendale puntualmente avvenuta pochi mesi dopo con la dismissione di alcune centinaia di dipendenti.
ssere in linea con quelle che erano le regole per la pensione che valevano in quel momento ho, se permette il termine, “comprato” con il riscatto della laurea la sicurezza di aver entro il 31 dicembre 2010 36 anni di contributi pagati quindi con la possibilità di ottenere la pensione di anzianità nel 2014.
Questa operazione mi è costata ben 73.000 euro che l’INPS è stata ben felice di incassare, per chiarire ogni equivoco 17.000 euro mi sono stati restituiti nel 2011 con la presentazione del modello 730 di mia moglie. Restavo perciò in attesa di compiere i 61anni per poter cominciare a incassare quello che avevo pagato, e caro! La riforma però ha sconvolto ogni cosa, come per tutti ma naturalmente la mia situazione è particolarmente difficile perché sono fuori dal mondo del lavoro: chi mi assume come dipendente a 59 anni? Mi è perciò impossibile poter sperare di giungere ai 42 anni di contributi per avere la pensione di anzianità, per cui dovrò attendere il febbraio 2020 per entrare nelle fila dell’INPS con la pensione di vecchiaia.
Ma desidero evidenziare con tutta la mia forza, per quanto risibile essa possa essere, che il dramma maggiore non è quello di allontanare di 5 anni la pensione, questo è capitato a quasi tutti gli italiani, né quello di trovarmi economicamente scoperto per un così lungo periodo, ma quello che brucia in modo insopportabile è essere stato ingannato e frodato dal Governo Italiano: mi ha fatto pagare 57.000 euro per una cosa che adesso non mi vuol più dare! Ho letto le sue dichiarazioni sugli “esodati” e “esodandi” e non riesco a capire se questa mia situazione di cittadino che ha creduto agli impegni presi dallo Stato e che ha addirittura pagato anticipatamente con il riscatto, e non a posteriori con i contributi volontari, sia una situazione di quelle che il Governo ha preso in considerazione o meno nelle sue valutazioni.
Quel che chiedo a Lei Sig Ministro è di non farmi continuare a vivere con questa infinita amarezza del sentirmi raggirato e derubato dal mio Governo, dal mio Paese. Desidero affermare che se le condizioni economiche sono davvero così disastrate come è stato detto da non permettere allo Stato di mantenere quegli accordi di cui per altro esso si era fatto garante e che quindi sia impossibile avere la pensione di anzianità, allora chiedo di riavere quella somma che lo Stato appunto ha indebitamente incassato. Il riavere questi miei soldi mi permetterebbe di affrontare quel periodo di 5 anni di vuoto economico con la dignità che una vita di lavoro onesto merita. Credo che una soluzione del genere, anche se certamente mi lascerebbe dell’amaro in bocca, sarebbe il minimo che il Governo potrebbe fare: tornare quel che ingiustamente si è intascato!
Le porgo i miei più distinti saluti
Pietro Lando