Comunque la pensiate #DiazinTv

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“Perché nessuna televisione italiana sembra essere interessata all’acquisizione dei diritti di trasmissione di un film che racconta una delle pagine più drammatiche della storia recente del nostro Paese? …perché nessuna televisione italiana ha voluto partecipare alla produzione del film?” Queste sono alcune delle questioni sollevate dalla redazione del Tg3Web attraverso il sito internet.

“…  E soprattutto, perché nessun network (pubblico o privato) sembrerebbe interessato all’acquisizione dei diritti per la trasmissione di Diaz sul piccolo schermo?

Eppure, dopo il successo di pubblico al festival di Berlino, il film è stato venduto in tutto il mondo e in molti paesi sarà distribuito dalla Universal International, cosa rara per un film italiano.

Ma in televisione, forse, non lo vedremo mai

Anche il Parlamento Europeo ha invitato gli autori il 15 maggio per una proiezione del film, perché le drammatiche vicende di quei giorni a Genova non furono solo una ‘cosa italiana’.

Ma in televisione, forse, non lo vedremo mai

Comunque la si pensi Diaz racconta una dolorosa pagina della storia recente del nostro Paese e lo fa basandosi sugli atti processuali e sulle testimonianze di persone che hanno avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.

E tutto questo, in televisione, speriamo di vederlo…prima o poi”

“La cosa importante per me è che ciascuno faccia una esperienza vera guardando il film, amandolo o anche rifiutandolo, ma interrogandosi a fondo. Io non ho risposte in merito a quegli avvenimenti, mi dispiace, ho solo domande”. Daniele Vicari regista di ‘Diaz – Don’t clean up this blood’ (guarda la videochat con Vicari)

tratto da http://www.tg3.rai.i


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