di Nadia Redoglia
Diamanti da “risparmi personali”, lingotti, case, yacht/escort&macchinoni, viaggi superlusso e milioni milioni milioni d’euro che defluiscono rapidamente dalle casse dello Stato (quando riescono a passarci) a zampini truffaldini che vanno al lardo con pochi rischi di lasciarceli. Almeno un tempo si parlava ancora di mani.
Chi ricorda il “puff” di Poggiolini? E’una poltroncina quadrata da salotto, ora vanno di più i sofà con la “penisola”. Scatenò patriottica umiliazione. Qual vergogna un direttore generale del servizio farmaceutico nazionale che l’aveva “imbottito” con quadri d’autore, lingotti, monete rare e titoli di credito, rendendosi poi latitante in Svizzera (ma subito beccato)! Era l’epoca di mani (appunto) pulite e sentire parlare di qualche decina di miliardi di lire (decina di miliardi?!) fregati allo Stato era sul serio roba da shock.
Se oggi (purtroppo ogni giorno) ci mettessimo a convertire tutti quei milioni in lire, capiremmo immediatamente perché quel “puff” ci fa addirittura sorridere. Oggi per nascondere il bottino i “mariuoli” hanno proprio bisogno di tutta la “penisola”.