A qualcuno potrebbe sembrare pretestuoso il voler organizzare, per venerdì 13 aprile, un presidio dal titolo “Fura de ball” indirizzato a Rosi Mauro, la senatrice leghista che non vuole mollare la poltrona di vicepresidente del Senato.
Toglietevi ogni ragionevole dubbio: è pretestuoso.
Nel senso che la questione della Mauro è un pretesto per poter gridare ai leghisti che non ne possiamo più del populismo che ha permeato tutto il loro agire. Infarcito di luoghi comuni e razzismo. E con pregiudizi costruiti ad arte per fare colpo e alimentare la mentalità (ma più spesso l’ansia) popolare, il chicchiericcio e le dicerie. Sempre nel tentativo di colpire gli umori profondi per averne un tornaconto elettorale e personale.
Ecco perchè, grazie al contributo di Articolo 21 e Popolo Viola, sono state raccolte più di 10.000 firme in poche ore. Firme che certificano che la gran parte dell’opinione pubblica non ne può più di donne e uomini che rappresentano un’offesa al decoro delle istituzioni e un oltraggio nei confronti dei cittadini onesti. E non ne può più di una classe politica che fa finta di voler intervenire per affrontare la questione del finanziamento occulto ai partiti e invece emana norme (guardare la bozza ABC presentata in Parlamento) dove i controllori (Presidenti di Camera e Senato) sono gli stessi controllati, spingendo a perdere completamente la fiducia nella classe politica.
Ecco perchè sarà importante esserci domani 13 aprile, dalle 16.30, in piazza delle 5 Lune (piazzetta accanto al Senato) per gridare forte il nostro “Fura de ball” a Rosi Mauro e a tutti coloro che stanno calpestando le istituzioni italiane.