In Tg di venerdì 6 aprile – Ieri è stato il giorno della cronaca; oggi quello in cui si è materializzata la riflessione sulla Lega decapitata, grazie anche ai nuovi verbali delle intercettazioni e agli interrogatori di diverse segretarie. Non si tratta solo di una successione complessa in un partito – tra i tanti – molto “personale”. Si è di fronte all’archiviazione di uno stile geniale e soprattutto bestiale che Bossi ha inventato e che quasi tutti, compresi i mezzi d’informazione, hanno finito coll’accettare. Fa effetto ascoltare perentorie critiche alla volgarità dei suoi gesti e del suo eloquio da testate che fino a ieri l’altro trattavano il segretario legista come una divinità del Pantheon politico. Il Tg 4 chiama addirittura “un nemico politico”, l’italianissimo Aldo Cazzullo, a commentare la fine dell’incubo padano e della caricatura secessionista. TG 3 dedica più di 20 minuti a Bossi, con gli ultimi due conditi dall’abbinamento con l’altro “ex” della politica italiana: l’amico Silvio Berlusconi. TG la 7 anticipa il sondaggio del lunedì, per rivelare quanto la Lega abbia perso nelle ultime 48 ore: l’1,2%. C’è poi Lui, il Senatur, ripreso da tutti in un suo intervento tipico, anche se un po’ dimesso, in cui la difesa è l’attacco e Roma oltre che padrona e ladrona diventa farabutta: una sorta di bis non richiesto dal pubblico al termine dell’ultima replica di un doloroso spettacolo di cabaret.
I Tg, poi, come i mariti sono distratti, e per questo fanno un nodo al fazzoletto per ricordarsi quanto meno gli anniversari. Così oggi, già dall’ora di pranzo, tutti tornano a L’Aquila a tre anni dalla scossa assassina. Belli, comunque i servizi, perché gli aquilani quando vengono ripresi ed ascoltati, mostrano dolore e dignità ma anche fantasia e incazzatura. Tg 3 abbina al servizio su L’Aquila quello sul Belice 44 anni dopo, dove ancora si parla di ricostruzione. Ne parla anche il Tg 2. Non suonano certo di buon augurio, ma quanto meno contribuiscono a tener alta la guardia.
Il braccio di ferro sul pacchetto lavoro non vede più i sindacati come antagonisti del duo Monti-Fornero; a dar loro il cambio la Confindustria, supportata dalle critiche del WallStreet Journal.
L’ulteriore scioglimento di diversi comuni per infiltrazioni mafiose, compreso Casal di Principe, è accennato da Tg 1 e Tg 5. Solo TG 3, però, dedica un titolo e ci racconta come la città dei casalesi sia abbonata vitalizia agli scioglimenti per camorra.
Il Tg 5 si occupa diffusamente di un particolar paio di occhiali; il titolo però è sbagliato, e così gli occhiali del futuro, con incredibili funzioni incorporate, diventano le lenti “per vedere il futuro”; sarà forse l’inconsapevole desiderio di non guardare all’oggi.
Dati auditel dei TG di giovedì 5 aprile
Tg1 – ore 13:30 – 3.637.000 19.38% ore 20:00 – 4.934.000 22.04%.
Tg2 – ore 13:00 – 2.854.000 16.43% ore 20:30 – 2.638.000 10.71%.
Tg3 – ore 14:30 – 2.079.000 12.24% ore 19:00 – 2.193.000 14.41%.
Tg5 – ore 13:00 – 3.580.000 20.29% ore 20:00 – 4.640.000 20.62%.
Studio Aperto – ore 12:25 – 2.617.000 18.61% ore 18:30 – 1.112.000 9.30%.
Tg4 – ore 11:30 – 408.000 5.64% ore 19:00 – 1.046.000 6.86%.
Tg La7 – ore 13:30 – 906.000 4.83% ore 20:00 – 2.216.000 9.70% (620 3.39% Speciale).
Fonte:www.tvblog.it