di Aldo Cimmino
Accade ad Ercolano, in provincia di Napoli. Intimidazioni e minacce di morte sono state rivolte ai volontari di Radio Siani. I ragazzi della web radio della legalità, che ha sede in un appartamento confiscato a Giovanni Birra l’ex boss della locale cosca camorristica, sono stati anche oggetto di volgari insulti da parte di un uomo che è risultato essere pregiudicato e che gli inquirenti ritengono vicino proprio al clan Birra.
Subito denunciato dai volontari della web radio, l’uomo è stato immediatamente arrestato dai carabinieri della tenenza di Ercolano guidati dal comandante Gianluca Candurra. L’intimidazione si è consumata mentre una scolaresca, proveniente da Taranto, era in visita alla radio. L’aggressore, probabilmente sotto effetto di alcolici, dopo aver più volte minacciato di morte i giovani della web radio, è riuscito ad introdursi, armato di un’asta con anima in ferro,nella sede della redazione.
Trascinato via da un suo conoscente ha continuato ad inveire contro la radio urlando “Guarda sti scemi, fanno parte dell’antiracket… vi devo uccidere tutti”. I militari, che hanno sempre dimostrato attenzione e vicinanza alle attività di Radio Siani, sono infatti intervenuti subito, tranquillizzato i ragazzi e hanno arrestato l’uomo. “Non siamo preoccupati, i carabinieri come sempre, ci hanno tutelati – spiega Amalia De Simone, direttore di Radio Siani – abbiamo denunciato l’accaduto perché nessuno deve permettersi di fare o dire ciò che vuole, in qualsiasi momento, contro i ragazzi di Radio Siani impegnati quotidianamente sul territorio, in battaglie per la diffusione della cultura dell’antimafia e della legalità.
Ciò che deve essere registrato, comunque, è l’attacco e l’intimidazione ad un mezzo di informazione libero e indipendente, dedicato alla memoria di chi, in Campania, ha dato la vita per raccontare la verità di un territorio complesso. Per di più in una sede che è un bene confiscato alla camorra e riutilizzato socialmente.
Un attacco la cui gravità è stata condannata da tutte le realtà associative del territorio di Ercolano e dalla rete di Libera in Campania di cui Radio Siani è espressione sul territorio. Molti gli attestati di solidarietà e ieri mattina anche la visita, del prefetto di Napoli, Andrea De Martino insieme al questore, Luigi Merolla e al comandante provinciale dei carabinieri, Marco Minicucci.
Intanto è stato chiesto all’amministrazione comunale di costituirsi parte civile, nel processo che si svolgerà, nei confronti dell’assalitore, con rito direttissimo. “Le idee di uguaglianza, di libertà e giustizia – ha detto Giuseppe Scognamiglio, coordinatore di Radio Siani – non saranno mai fermate dalla paura e non saranno mai fermate da nessuno, gestire un bene confiscato e gestirlo facendo Radio Siani, comporta anche questo ma noi continueremo per la nostra strada, perché crediamo nella giustizia e nel cambiamento”. E questo cambiamento viaggi veloce sulle onde radio e difficilmente potrà essere censurato. L’impegno di Radio Siani rappresenta una delle migliori espressioni di coraggio e determinazione, per il riscatto dell’autonomia e della libertà delle terre ancora soggiogate dalla camorra.