“La cosa più importante della nostra vita è aver scelto la nostra parte”. In queste parole si riassume la storia “partigiana” di Teresa Mattei, -nome di battaglia Chicchi-, eletta all’Assemblea Costituente con il Pci a soli 25 anni, “madre” della nostra Costituzione e inventrice della mimosa, simbolo dell’8 marzo.
Un racconto teso ed emozionante, che si legge d’un fiato. Teresa Mattei -che oggi ha 90 anni e vive a Lari (PI)- è nata a Quarto (GE) il primo febbraio 1921. Ha lottato per la libertà del nostro Paese, rischiando la vita in più di una circostanza, ha perso un fratello suicida nelle carceri naziste e provato sulla sua pelle la ferocia nazista. La sua storia di partigiana, di membro della Costituente -più giovane eletta e l’ultima donna vivente- è meno nota di altre. Forse perché Teresa ha lasciato la politica parlamentare una volta terminata l’avventura della Carta costituzionale, per dedicarsi ai diritti delle donne e dei bambini. O per il suo carattere forte ma poco incline alle luci della ribalta. Ma nella sua storia straordinaria di “resistente” si specchia quella di milioni di donne italiane.
Di famiglia antifascista, espulsa da tutte le scuole del Regno per l’esplicito rifiuto delle leggi razziali, gappista e staffetta partigiana “…l’unica volta che mi misi del rossetto fu per mettere una bomba”, discute la tesi di laurea mentre è inseguita dai tedeschi, viene catturata mentre trasporta a Roma i cliché de L’Unità, è vittima delle torture naziste, è staffetta e ispira il regista Roberto Rossellini per l’episodio fiorentino di Paisà.
Nel 1946, è candidata del Pci all’Assemblea Costituente -“…ma alle elezioni non votai per me stessa”- viene eletta e propone importanti emendamenti. Gli interventi in aula di Teresa sono rari, contenuti ma efficaci. La dicitura “di fatto” nell’articolo 3 della Costituzione sul tema dell’uguaglianza ad esempio reca anche la sua firma. Attiva nel Pci, suggerisce ai dirigenti del Partito la mimosa come simbolo dell’8 marzo, è la prima “ragazza madre” nella politica italiana. Negli anni 50 si oppone alla linea di Togliatti senza mai deflettere dai suoi princìpi e viene espulsa nel 1955. Ribelle e anticonformista, Teresa non rinnegherà mai le proprie passioni e idee.
Oscar Luigi Scalfaro, ex Presidente della Repubblica ne parlava così: “…la ricordo con grande ammirazione per la puntualità e la saggezza. Non ho mai riscontrato in lei atteggiamenti faziosi o polemici, ma anzi una maturità molto anticipata, anche per la fermezza dimostrata di fronte al suo partito. La scelta di Teresa è stata di percorrere la strada della difesa dei deboli, per tutta la vita. La mia stima per una donna che ha fatto cose molto belle non inizia oggi, ma continua -da allora- con molto affetto”.
Il libro contiene interviste a Oscar Luigi Scalfaro e Valerio Onida, uno scritto di Pietro Ingrao dedicato a Teresa.
“La costituente: storia di Teresa Mattei. Le battaglie della partigiana Chicchi, la più giovane madre della Costituzione”, di Patrizia Pacini, 224 pagine, 16.00 euro.
Altreconomia 2011 – Disponibile in libreria da maggio.