Il consiglio di amministrazione della Rai è ormai scaduto. Il prossimo 4 maggio l’assemblea dei soci si riunirà per approvare il bilancio e per procedere, eventualmente alla nomina del nuovo consiglio. Il silenzio che circonda questa scadenza e il rinnovo delle autorità di garanzia non fa presagire nulla di buono… e tanto meno il superamento delle attuali regole che hanno rafforzato il controllo dei governi e dei partiti sul servizio pubblico.
Cosa farà il governo, per la sua parte di competenza in questa occasione? Presenterà una proposta di radicale superamento degli assetti attuali?
Per quanto ci riguarda non solo non parteciperemo a votazioni condotte secondo le vecchie regole, ma promuoveremo in ogni sede iniziative tese a contrastare ogni ipotesi di congelamento dell’attuale consiglio e di riproposizione dei vecchi schemi.
Un governo che sta affrontando, per altro in modo discutibile, i temi del mercato non può certo alzare bandiera bianca di fronte al conflitto di interessi e agli egoismi di parte, di partito, di consorteria.
Per queste ragioni anche oggi abbiamo chiesto, nella sede della commissione cultura della Camera, la immediata calendarizzazione delle proposte di legge sulla Rai.
Da parte nostra daremo il pieno sostegno alla proposta Tana De Zulueta, ripresentata da Articolo 21 in questa legislatura.