Nelle motivazioni della sentenza dello scorso 9 marzo, la Suprema Corte scrive che il senatore Pdl mediò fra il Cavaliere e le cosche, pagando “cospicue somme” in cambio della protezione per l’ex premier e i suoi familiari. Per i giudici, deve essere provato il concorso esterno di Dell’Utri a favore della mafia per gli anni dal ’78 all’82’