Noi abbiamo sperato nella conferma della condanna di colui che ha fatto in modo che Stefano, ferito, venisse nascosto agli occhi di tutti e soprattutto ai nostri occhi,facendolo ricoverare al Pertini. Ma il nostro avvocato ci aveva avvisati. All’udienza preliminare si è rivolto ai pubblici ministeri dicendo queste precise parole ‘cambiate il capo d’ imputazione. La famiglia Cucchi non vuole contentini ma solo verità e giustizia’. Infine si era girato verso di loro dicendo ‘non portateci al massacro. Vedete tutti questi valenti avvocati? Ci faranno a pezzi con questo capo d’imputazione’. Noi siamo normali cittadini che pagano le tasse e rispettano la legge. Abbiamo chiesto alla procura di avere copia della fonoregistrazione di quell’intervento per farlo ascoltare ma ci è stata inspiegabilmente negata.
Comprendiamo questa sentenza che era stata prevista anche dal nostro avvocato. Quello che non comprendiamo è l’atteggiamento della procura di Roma. Tutti possono sbagliare o accorgersi che le proprie idee o convinzioni vengano superate o corrette dagli eventi processuali e non. Ma perché questo per principio non ‘deve’ mai accadere ai pm? Perché noi dobbiamo assistere ad alleanze strane quanto incomprensibili tra pm e difese a seconda dei momenti e degli accadimenti, ma comunque sempre contro di noi? Attendiamo con fiducia la nomina dei periti del processo principale. Quando ne conosceremo l’identità capiremo meglio ciò che dalla giustizia ci verrà riservato. Immagino che ora, come le vittime di piazza della loggia, dovremmo anche noi pagare le spese processuali.