Il ritrovamento del corpo di un uomo senza vita non ferma il Gran Premio di Formula nel Bahrain, figurarsi. Sono stati alcuni attivisti dell’opposizione a denunciare il ritrovamento nel villaggio sciita di Draz a una decina di chilometri dal circuito di Sakhir che ospita la gara di “Formula 1”.
L’opposizione non aveva organizzato alcuna manifestazione nella zona perché è totalmente blindata dalle forze di sicurezza. L’Associazione per l’Accordo Nazionale Islamico ha dichiarato di aver ” trovato il corpo del martire Salah Abbas Habib (37 anni) sopra un tetto di lamiera adiacente ad una fattoria. Si diceva che fosse stato un colpo di pistola a ucciderlo, ma molti parlano dei segni evidenti di percosse”.
Successivamente, il Ministero degli Interni nella sua prima pagina “Twitter” ha annunciato il ritrovamento del ” corpo di una persona in un parco” e ha promesso di indagare sulla questione. Un parente della vittima ha detto che era stato arrestato giorni fa durante una manifestazione: “non sapevamo nulla di lui fin quando non ci è arrivata la notizia del ritrovamento del suo corpo … decine di giovani vi sono accorsi, ma le forze di sicurezza li hanno dispersi utilizzando granate assordanti e gas lacrimogeni”.
Così è scattata la protesta, in varie zona del paese. E sulle strade adiacenti il circuito si bruciano pneumatici.
La figlia dell’attivista Abdul Hadi al-Khawaja ha informato che suo padre ha iniziato lo sciopero della fame da circa due mesi in prigione . Lei, si chiama Zaynab, è stata arrestata la scorsa notte. A Londra 17 membri alla Camera dei Comuni hanno sottoscritto una petizione che chiede l’abolizione della gara in Bahrain per protestare contro la “violazione dei diritti umani” in sostegno alle critiche fatte da Amnesty International e da altri organismi internazionali per i diritti umani. Ritengono, guarda un po’, che “il governo del Bahrain utilizzerà la gara di Formula 1 per dare credibilità alle politiche di repressione dei dissidenti”. Ma il ministro degli esteri britannico si è limitato a chiedere alle autorità del Bahrain “moderazione”, come a dire, “picchiateli, ma lontano dalla tv”… E allora andiamoci a gustare questo bello spettacolo davanti alla nostra televisione!