Fioccano le candidature per Giulietti. Tranne quella dei Ds. Perché?

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Ho aperto il quotidiano “Europa” questa mattina e leggo un trafletto di prima, un corsivetto di Robin dal titolo “Giulietti”. Un testo breve. Ma molto incisivo. “Sul tema candidature  – scrive Robin – stiamo con Fassino. In generale, con un’eccezione. Senza sapere che cosa ne pensino Rutelli e Marini, annunciamo che se i Ds non candidano Beppe Giulietti, il deputato più attivo e caciarone della legislatura, lo farà la Margherita. E Giulietti, di Turci, se ne pappa un paio per colazione”.   A Beppe Giulietti giungono continue proposte di candidatura. Lo ha fatto l’Italia dei Valori on Antonio Di Pietro. Lo ha fatto la Rosa nel Pugno con Capezzone. Ora lo fa anche il quotidiano de La Margherita. Oltre 15mila firme raccolte; più di 250 opinion leader del mondo della cultura, del cinema, del teatro, dell’Università, della comunicazione, dell’impresa capitanati da Enzo Biagi; articoli ed editoriali sui principali quotidiani italiani che giudicano egregiamente il lavoro svolto da Beppe sulle questioni della comnicazione e la libertà di espressione dentro e fuori il Parlamento.    A che serve tutto questo se il partito, la casa in cui Beppe abita non dice nulla? I Ds tacciono. Hanno forse un ultima occasione per dire qualche cosa nella giornata di oggi. Vogliamo essere convinti che una risposta positiva da parte dei Ds per una deroga che è ampiamente giustificata ci sarà.

Se così però non fosse è giusto che i vertici dei Ds spieghino ad Articolo 21, ai 15mila firmatari dell’appello, ai 4milioni e 200mila elettori delle Primarie e anche agli oltre 7 milioni di lettori che in questi 4 anni hanno seguito i temi della Libertà attraverso il nostro sito internet, quali sono le VERE ragioni dell’esclusione di Beppe Giulietti.   Le idee e le battaglie esistono perchè fatte da donne e uomini. Se il numero di queste donne e uomini disposti a dar battaglia al conflitto d’interesse, all’obbrobrio della Legge Gasparri vera e propria cassaforte di famiglia di Berlusconi, alle tante leggi vergogna che questo governo ha fatto dimnuisce in Parlamento, si abbassa la guardia. E se si abbassa la guardia si rischiano spiacevoli marmicci che gli elettori dell’Unione hanno detto di non essere più disposti a sopportare.   Errori del genere si possono fare più o meno consapevolmente. Ma se tutti gridano ai Ds “candidate Giulietti” e i Ds non rispondono all’appello poi non ci dicano di non aver sentito. Il segnale era arrivato forte e chiaro.


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