L’ex sindaco di Pignataro Maggiore, comune in provincia di Caserta, è
stato assolto in primo grado dal Gup del Tribunale di Napoli perchè il
fatto non sussiste. La sentenza è stata emessa lo scorso 20 febbraio.
Magliocca era stato arrestato dalla Dda partenopea con l’accusa di concorso
esterno in associazione mafiosa. L’accusa, rigettata dal Gup Eduardo De
Gregorio, riguardava il voto di scambio con esponenti del clan
Ligato-Lubrano. In una lettera aperta pubblicata sul suo sito personale,
l’avvocato Magliocca ha scritto: «Il 20 febbraio scorso, alle ore 15,32, il
Gup del Tribunale di Napoli, dott. E. De Gregorio, ha scritto una
importantissima sentenza che rende giustizia non solo ad una persona, ad
una famiglia, ma oserei scrivere ad una comunità che non merita il clamore
ed il fango che ha dovuto subire in tutto questo tempo per colpa dei soliti
impostori».
Aggiungendo che: «In particolare, è risultato che nel 2006 non ho
incontrato Ligato Pietro, stipulando con lo stesso un accordo elettorale,
perché questi era in galera: lo è stato dall’ottobre 2004 fino a luglio
2006, mentre le elezioni si tennero nel maggio 2006». Inoltre ha aggiunto
che: «Per il 2002, invece, è emerso che Raffaele Lubrano fece campagna
elettorale per un mio avversario politico. Il che lancia un ombra di
sospetto sui miei accusatori e non sicuramente sulla mia parte politica».
Relativamente al controllo della gestione dei beni confiscati ai boss, che
per la Direzione distrettuale antimafia di Napoli sarebbe stato
caratterizzato dalla omissione «di qualsiasi controllo dovuto», Magliocca
scrive: «Sulla gestione dei beni confiscati, infine, la giustizia italiana
ha accertato che il mio comportamento, e quello della mia amministrazione,
è sempre stato “corretto” e “congruo”».