Magistratura democratica aderisce al presidio convocato da Cgil, Cisl e Uil allo scopo di unirsi all’appello della comunità internazionale per porre fine all’invasione militare della Turchia nei territori abitati e amministrati in Siria dal popolo curdo. È un popolo che ha dato vita a un’originale esperienza di organizzazione istituzionale e sociale, condensata in una Costituzione federalista, democratica, pluralista e femminista.
È tempo che la legge della guerra lasci il passo al diritto internazionale della pace – della Carta ONU – e del rispetto del principio di autodeterminazione dei Popoli.
Chiediamo con forza che tutte le forze democratiche e gli organismi internazionali si impegnino effettivamente per un immediato cessate il fuoco e per preservare da ogni ulteriore offesa il popolo curdo.
Allo stesso tempo occorre discutere in tutte le sedi una moratoria sulla vendita delle armi alla Turchia da parte del nostro Paese.
Si tratta – prima ancora che di riconoscenza per il tributo offerto alla sicurezza e alla pace della regione – di garantire i diritti umani fondamentali.