Come si licenzia un direttore
Strage di Bologna, strage di stato
Testimone informato sui fatti. Quello che so e che ho rivisto nell’importante serial televisivo SanPa
2 Agosto la giustizia non va in prescrizione
Federico facci un gol. 14 anni senza Aldro: la curva Ovest della Spal lo ricorderà contro il Lecce
Federico, Stefano e le mele marce
Gianni Minà racconta Cuba 8 documentari a 50 anni dalla morte di Che Guevara
Cinevasioni, un piccolo festival, ma anche qualcosa di più
“Non appoggiatevi tanto ai muri”. Pietro Ingrao è stato… la Politica
Volevo realizzare un film sulla sua vita. Pietro e la sua grande famiglia mi aprirono le porte e così nacque “Non mi avete convinto”…
“Non ci sto”. Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, ha deciso di ritirare tutte le querele per diffamazione
“Forlani e i suoi colleghi li lascio con le loro offese e i loro applausi, magari ad interrogare ogni tanto quella loro vecchia divisa, quando sarà messa in un cassetto dopo la pensione, sull’onore e la dignità che essa avrebbe preteso…”
I Cento Passi in Emilia Romagna
“La verità illumina la giustizia”: questo il titolo scelto da Libera per la XX giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si svolgerà a Bologna sabato 21 marzo. Una scelta non casuale…
Tutti assolti, un solo colpevole: Stefano
Il corteo degli evasi
“La fabbrica degli scandali”
Chiedo scusa se parlo ancora di Federico (ucciso il 25 settembre di 9 anni fa)
Dopo nove anni concerto per Federico Aldrovandi, “eroe” suo malgrado
Pietro Ingrao compie 99 anni. Dialogo tra un cardinale e un comunista
L’ingiusta distanza e la svolta
sulla morte di Giuseppe Uva
Caso Moro, oggi le parti di verità mancanti vanno cercate più nelle condotte dei cosiddetti uomini dello Stato che in quelle delle Br
Una richiesta ricorrente all’indomani di nuove rivelazioni, vere o presunte sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro e dei cinque uomini che componevano la sua scorta: istituire una commissione parlamentare d’inchiesta, desegretare gli atti. Che sia #lavoltabuona e non uno stanco…
Caso Uva: processo per omicidio preterintenzionale
Hanno tentato di impedire un processo, hanno insultato e querelato la sorella perché chiedeva verità e giustizia, ma ora la tesi del pubblico ministero è stata affossata e il Tribunale di Varese ha dato ragione a Lucia Uva (nella foto insieme a Ilaria Cucchi). E’ una bella notizia. Il tribunale di Varese ha accolto tutte le richieste degli avvocati di Lucia Uva: arresto illegale, omicidio preterintenzionale e abbandono d’incapace…
Nasce su facebook “People for #vialadivisa”
Ben arrivato Voltapagina
Reato di tortura, mission impossible?
“Morti di Stato”, l’inchiesta giornalistica che non fa sconti. Ottima la prima per la nuova serie di “Presadiretta” di Riccardo Iacona
“Morti di Stato” una puntata dura e senza sconti a cui si vorrebbe ne seguisse subito un’altra, fatta anche di risposte, smentite, precisazioni. Ma difficilmente sarà. Chi scrive conosce bene il lungo travaglio che ha preceduto e ha partorito questa trasmissione…
Una candela per un futuro senza mafie, silenzi omertosi e lacrime di coccodrillo
In questi ultimi giorni di un anno denso di rabbia e disperazioni, mentre l’attenzione di un numero crescente di persone è drammaticamente concentrata sulla sopravvivenza quotidiana, vorremmo che da Bologna e DA TUTTA ITALIA arrivasse un abbraccio simbolico ai numerosi magistrati impegnati
Caso Cancellieri. L’utente non è raggiungibile. Riprovare più tardi
Stefano Cucchi, morto quattro anni fa mentre era nelle mani dello Stato
Stefano Cucchi è un “morto di fame”, ha scritto la giustizia nella sentenza di primo grado. E’ morto quattro anni fa mentre era nelle mani dello Stato, in consegna allo Stato dopo aver commesso un reato: possesso di 21 grammi di hashish e farmaci antiepilettici. Stefano Cucchi è stato riconsegnato ai familiari senza vita una settimana dopo l’arresto e il ricovero all’ospedale Sandro Pertini di Roma. I parenti sono stati informati del decesso attraverso la notifica della richiesta di autopsia. Lividi, fratture e ferite al volto, alle gambe, all’addome e al torace non sono stati considerati come cause di morte