Il vento di destra cancella il concetto di “prossimo”

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Gramsci ammoniva che “Se la reazione avanza non è colpa del popolo”. Risulta evidente che le grandi affermazioni, che le idee vicine al fascismo stanno godendo in tutto il mondo, sono in massima parte colpa della cattiva politica che i c.d. progressisti hanno portato negli ultimi anni. La caratteristica più grave è la facilità con cui si possono corrompere gli esponenti democratici, nelle residue democrazie occidentali. Il caso più eclatante è quello dell’Argentina dove le enormi corruzioni reiterate dai Kirchner hanno consegnato il paese ad un individuo che sembra soffrire di varie patologie. Per intenderci, al confronto con Milei, Trump sembra quasi normale.

Le recentissime elezioni europee hanno creato un paradosso. Gli elettori, stanchi della politica generatrice di corruzioni della UE, hanno messo le premesse per la riconferma della von der Leyen, che potrebbe avere anche l’appoggio dell’Italia. Le follie pre-durante-post Covid non sono bastate a defenestrare l’amica della Meloni, stante che l’unico concorrente credibile, Mario Draghi, ha perso di efficacia, assieme al suo sponsor, Macron. Il premio ricevuto in Spagna risulta di consolazione.

Tra gli effetti perversi del risultato preoccupante delle destre, specialmente in Germania e Francia, è che l’intera politica UE perde di credibilità. Per cui i previsti investimenti che l’Europa avrebbe dovuto fare grazie agli Eurobond sono a forte rischio. Ne trarrà vantaggio la finanza internazionale e ancor più Wall Street, dove continueranno ad investire i risparmiatori europei. Poco europeisti.

Come valutazione sociologica del voto a destra appare evidente che la condizione di concreto privilegio, che l’Europa ha goduto per secoli, porta gli elettori a respingere qualunque ipotesi di solidarietà, tra le nazioni e tra le classi sociali. Ecco che l’unica marxiana “lotta di classe” è quella condotta dai ricchi contro i sempre più poveri. Ben prima di Marx il cristianesimo aveva coniato il termine di “prossimo”, ma l’egoismo dei benestanti fa a meno dell’insegnamento di Cristo.


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