Libertà di stampa e nuovi bavagli nell’incontro di Ranucci a Latina. In 500 per ascoltarlo

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Sigfrido Ranucci ha riempito la sala del Palazzo M a Latina dove quasi 500 persone si sono stipate per ascoltare dettagli sul libro del giornalista ma anche per dare un segnale sulla libertà di stampa e sui pericoli che essa sta correndo, come sottolineato peraltro dallo stesso direttore di Report in diversi passaggi. L’appuntamento è inserito nel calendario della rassegna “Lievito” e organizzato in collaborazione con il presidio di Latina di Articolo 21. In apertura i saluti della responsabile legalità della nostra associazione, Graziella Di Mambro, che ha ribadito la necessità di presidiare in Italia il diritto all’informazione. Poi via alla presentazione del libro e al dialogo tra Sigfrido Ranucci e il giornalista di Latina Oggi, Antonio Bertizzolo. Ranucci spiega: “Nella vita contano le scelte e la consapevolezza con cui si sceglie. Questo è qualcosa che può cambiare la tua vita e quella delle persone che ti circondano”. Sono infatti proprio le persone il punto di partenza di questo racconto che il giornalista costruisce con la capacità di leggere negli incontri più o meno casuali, nei rapporti umani, nei ricordi dei luoghi indelebili, la possibilità di riconoscere l’esistenza di un disegno organico che sembra quasi destinato ad essere. È innegabile la magia dell’incontro tra lui e la famosa “signora del treno” che, dopo aver ascoltato le sue telefonate, gli fa dono di un origami a forma di airone. Il gesto acquisisce fin da subito il valore profondo di un amuleto, qualcosa che si conserva con cura e il cui significato diventa il mantra di questo libro che riesce a parlare di crudeltà con umanità sincera, quella che spesso manca quando l’unico scopo del giornalismo diventa la notizia, la mera informazione. Ranucci ha qualcosa in più rispetto alla capacità di raccontare la verità, qualcosa che non ha a che fare solo con l’intuito e l’intelligenza ma riguarda la capacità di entrare nelle storie delle persone e lasciare che le stesse lascino un segno nella sua, come un tatuaggio reciproco ed indelebile. “La vita ti consegna sempre qualcosa, altre poi ne porta via”, ha detto a conclusione dell’incontro.


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