“L’esposto denuncia presentato da alcuni avvocati contro 78 cronisti e 18 direttori che hanno “osato” raccontare mafia capitale pubblicando documenti ed intercettazioni, peraltro in possesso delle parti, si configura come un esempio classico di “querele temerarie”. Lo affermano in una nota Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21.
“La denuncia, molto probabilmente, non conseguirà altro risultato che quello di far perdere tempo a giudici e cronisti, ma tuttavia ripropone il tema della assenza di una norma che scoraggi questo tipo di denunce, prevedendo una sanzione a carico di chi ostacola il diritto di cronaca.
Articolo 21, che condivide le parole del segretario della Fnsi Raffaele Lo Russo, ritiene che siano ormai maturi i tempi per una iniziativa nazionale contro i bavagli di qualsiasi natura e colore”.