Non ci piaceva il metodo ieri, continua a non piacerci oggi.
Per questo, pur prendendo atto che la scelta per la Presidente è caduta su una giornalista che ha fatto tutto il suo percorso professionale da interna Rai, resta ferma la critica per la totale assenza di chiarezza sul mandato del nuovo gruppo dirigente.
Per di più, il tutto ora è aggravato dall’incertezza sulla interpretazione delle norme sui pensionati in CdA. E qualunque sarà l’interpretazione definitiva questo CdA parte a marcia ridotta.
Per le giornaliste e giornalisti Rai è inaccettabile questa politica destinata a spegnere la Rai Servizio Pubblico, anche a causa dei silenzi, delle incertezze e delle non scelte, come denunciato da Fnsi e Usigrai da molti mesi.