E’ molto prudente il presidente francese Hollande. Quando gli chiedono un’opinione sul caso di Erri De Luca si limita a dire di “essere sempre a favore della libertà di espressione di autori e scrittori in Francia come in Italia pur senza voler entrare nel merito di questioni giudiziarie”.
Risposta prudente ma obbligata dopo l’appello di molti intellettuali francesi da Bernard Henry Levy all’ex ministra della cultura Aurelie Filippetti. Appello non semplicemente a favore di De Luca, ma piu’ sottile: chiede alla società di costruzione della lena Torino Lione di ritirare la denuncia contro lo scrittore. Come dire: noi non facciamo alcuna pressione sui magistrati ma chiediamo un gesto che potrebbe evitare un problema politico senza intaccare in alcun modo la sovranità della magistratura. Comunque la si pensi sul caso De Luca un gesto preoccupato per la libertà di espressione e attento all’intangibilità del potere giudiziario e alla sovranità nazionale. Tutto ciò in un paese,la Francia,che ha si’ condannato il comico Diedonné a due mesi di carcere con la condizionale e a trentamila euro di multa, ma per un altro tipo di espressione, quella a favore dell’antisemitismo….
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