«…Per molti anni nella Chiesa siamo stati responsabili del fatto che molte persone vedessero nella Chiesa un’alleata dei potenti in campo economico e politico, contribuendo così a formare questa società d’ingiustizie in cui viviamo. Dio sta parlandoci attraverso gli avvenimenti, le persone. Ci ha parlato attraverso padre Rutilio, padre Navarro [ndt sacerdoti assassinati], i contadini, ecc. Ci parla attraverso la pace, la speranza che sentiamo anche in mezzo a tanti patimenti»
Così scriveva Padre Oscar Romero, vescovo di San Salvador trucidato nel 1980 dai sicari militari mentre alzava il calice dell’Eucarestia. Per tutti gli uomini di buona volontà, non necessariamente cattolici, fu Santo fin da subito, ma queste voci non vennero mai ascoltate dalla Chiesa che ha sempre preferito algidamente definirlo “sovversivo”. E’ il termine più spiccio (il più ignobile “è andato dunque a cercarsela”) per chiudere ogni discussione.
Papa Francesco ha deciso di procedere alla sua beatificazione senza attendere “il miracolo canonico” e intende farlo a brevissimo termine, avendo già sottoscritto il decreto di riconoscimento del suo martirio. E’ (un altro) prezioso esempio per lo Stato laico e questo Stato ne ha tantissimo bisogno, visti i martiri che ha raccolto finora…