Roma Capitale si sveglia Mafia Capitale. Su questioni fondamentali: l’emergenza abitativa, la gestione degli immigrati la gestione dei rifiuti. Gran parte della politica guarda all’indagine di Pignatone ed è come, per qualcuno, se fosse qualcosa di inaspettato. Eppure da quanto tempo se ne parlava? Da quanto tempo si parlava della situazione e della gestione degli immigrati. Provate a riguardare questi due speciali. Il primo sulla situazione all’interno del CIE di Ponte Galeria.
Il secondo è uno speciale sull’emergenza abitativa. Si parla dell’uso dei residence e di una marea di soldi spesi dall’amministrazione Capitolina proprio durante la giunta Alemanno.
E quanto si è scritto delle infiltrazioni a sud di Roma, in alcune vicende che hanno interessato le cronache giudiziarie degli ultimi anni, E ora si fa finta di nulla. In più una piccola riflessione.
Ma c’è davvero da stupirsi di fronte a quel che emerge dopo che ormai tutto è chiaro da tempo, grazie al lavoro che fa Libera nel Lazio che ha spiegato da anni come le mafie in questa regione hanno ormai attecchito da tempo, gestiscono interessi, hanno rapporti con amministrazioni, entrano nella gestione degli appalti, acquistano imprese locali.
C’è da stupirsi se una Giunta come quella di Alemanno era forte e si riferiva ad un mondo che, alla fine, vedeva tra i migliori amici dell’allora presidente del Consiglio un tal Marcello Dell’Utri oggi condannato in via definitiva a 7 anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Con l’inchiesta “Il Mondo di Mezzo” si è scoperto ciò che già era piuttosto chiaro. L’importante, ora, è che si arrivi fino in fondo. Non è con il jobs act o con le riforme costituzionali o con l’Italicum 2.0 che l’Italia può cambiare verso. Chiaro no? La politica non può far finta che quel che si è scoperto sia un fulmine a ciel sereno. E per cambiare verso si deve partire dalla lotta alla criminalità mafiosa. Magari se la politica intervenisse con una dura legislazione su questo, al porto di parlarne attraverso continui proclami, le cose potrebbero cambiare più in fretta.