“#iostoconilarioevalentino perché sono due autisti, due persone perbene che hanno raccontato solo quello che è sotto gli occhi di tutti, lo stato pietoso di troppi degli autobus che circolano per Roma. Sto con loro perché immagino il brutto momento che stanno passando, le notti in bianco con il pensiero fisso che quella lettera di sospensione si possa trasformare in una lettera di licenziamento. Penso che tutti dovremmo stare vicino a questi due lavoratori in questo difficile passaggio, perché se difendiamo loro difendiamo noi stessi, la loro storia e’ la nostra storia. Perché non c’e’ lavoro senza dignità e libertà, articolo 1 e articolo 21 della Costituzione”. Così Riccardo Iacona, autore e conduttore di Presa Diretta su Rai3 commenta ad Articolo21 la sospensione dei due autisti per le dichiarazioni fatte alla sua trasmissione di domenica scorsa.
“La decisione della Trotta bus service di Roma di sospendere Ilario Ilari e Valentino Tomasone, delegati dell’Unione sindacale di base, nonché autisti dei bus, è sbagliata nel metodo e nel merito. Il provvedimento,infatti, è stato assunto in seguito alle dichiarazioni da loro rilasciate alla trasmissione “Presa Diretta” di Rai3 che, per altro, aveva documentato con la consueta professionalità, disfunzioni, sprechi e inefficienze. Lo affermano in una nota Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo21 nell’invitare a firmare la petizione sulla piattaforma Change.org che ha già superato le 10 mila firme. “Invece di rispondere nel merito è partito un provvedimento disciplinare che ricorda editti e leggi bavaglio. Non si tratta solo, e non sarebbe poca cosa, di una lesione dei diritti sindacali e del diritto di critica, ma anche di un oltraggio nei confronti dei valori racchiusi nell’articolo 21 della Costituzione. Per questa ragione riteniamo essenziale che, a manifestare solidarietà e a chiedere la revoca dei provvedimenti di sospensione, siano in primo luogo le associazioni dei giornalisti che, in molte occasioni, hanno chiesto la solidarietà dei cittadini contro i bavagli di ogni colore e natura”. “Siamo sicuri – concludono Corradino e Giulietti – che il sindaco di Roma, Ignazio Marino, troverà il modo di esprimere il suo dissenso e di assumere tutte le iniziative atte a chiudere subito questa brutta pagina”.