Federico l’ho conosciuto solo con Articolo 21. D’altronde non ho mai frequentato volentieri i giornalisti. Ma questo era un giornalista diverso. Sapeva avere idee fermissime e raccontarle con dolcezza. Non con garbo, dolcezza! Perché
ti guardava negli occhi e scovava l’indifferenza, le possibili incomprensioni, persino i muri, che la storia alza a volte tra coloro che partecipano con passione alla vita politica. E non si può che parteciparvi con passione, se si ha la pretesa di raccontarla in modo credibile.
La dolcezza era la sua arma. Federico Orlando aveva ben chiaro che le idee non si ostentano. Soprattutto se fai il giornalista si cercano, si inseguono, si trovano e si correggono. Una volta mi diede una lezione su Montanelli, grandissimo giornalista, ma del quale non avevo mai apprezzato oscillazioni e omissioni. E glielo dissi. “È la vita – rispose- ed è la storia d’Italia”. Mi stava rimproverando, con dolcezza. Non puoi giudicare, seduto sulla collina.
Quando nacque Articolo 21, credo che Federico aveva capito,prima e meglio di tutti noi, come si stesse aprendo una questione democratica, nel nostro paese. Certo, per via del conflitto d’interessi, certo dopo l’editto bulgaro, e certo in un tempo in cui l’indipendenza della Rai e dei (già) grandi giornali veniva messa in questione. Ma la questione democratica avvertita, prima di noi, da Orlando riguardava – credo- le nostre stesse coscienze. L’incapacità di restare flessibili, aperti alla scoperta del vero nella parola dell’altro, e tuttavia fermi sulle proprie idee. Quando queste idee non fossero solo nostre ma riguardassero il bene di tutti. Come si informa e come si ha il diritto di venire informati? Come discutere non a vanvera ma rispettare le proprie idee e quelle degli altri.
Ora in tanti riconoscono a Federico la sua salda ispirazione democratica e liberale, oltre che la tenacia e il grande mestiere. Credo ne sarebbe contento. Mi permetto di di suggerire che il suo approccio con la democrazia era sperimentale.E il liberalismo prima ispirazione che dottrina. Grazie Federico. Anche per Articolo 21.